PRIMA PAGINA (TITOLO + COMMENTO )
– La Barrett entra con giuramento alla corte suprema dopo il voto 52 a 48. La Barrett è stata confermata ieri alla corte suprema, concludendo una rapidissima approvazione dal senato voluta da Trump e spostando a destra la maggioranza dei giudici. Il voto è stato di 52 a 48, con i democratici tutti contrari, prima volta in 151 anni che un giudice è confermato senza nessun voto da parte del partito di minoranza.
– I tagli arrivano all’osso mentre l’epidemia attacca le università. Mentre il virus risorge in tutto il paese, università grandi e piccole si vedono obbligate a tagli profondi e probabilmente duraturi, non solo di impiegati, ma anche di professori e di interi programmi, anche in facoltà popolari come le arti. Persino Harvard, con la sua dotazione di quasi 50 miliardi, ha denunciato un deficit 10 milioni.
– Trump, Bolsonaro e una regione devastata dal virus. Come una campagna ideologica ha abbassato la capacità dell’America Latina di combattere il virus. Dopo una cena in marzo al club Mar-a-Lago, a seguito della quale 22 brasiliani risultarono positivi, Bolsonaro e Trump si dichiararono “per niente preoccupati”del virus. Trump arrivò al punto di regalare a Bolsonaro una confezione di hydroxychloroquine come cura infallibile del coronavirus.Altri stati della regione latino-americana si sono fatti influenzare dalla posizione dei due leader principali, e hanno sottovalutato la serietà della minaccia, aprendo i loro paesi al contagio.
– Non hanno votato nel 2016 e non voteranno quest’anno. Anche se i numeri dei votanti in anticipo sono molto alti, dalle interviste condotte dal NYT anche quest’anno ci saranno molti non-votanti, alcuni per indifferenza-pigrizia, altri, i più, perché entrambi i candidati non piacciono a sufficienza. I non-votanti sono una caratteristica americana, ma adesso con molti stati sul filo del rasoio la non partecipazione al voto acquista un’importanza negativa che può essere determinante nel risultato finale.
– New York City resta indietro nella ripresa. New York, la cui diversificata economia aveva alimentato la crescita del lavoro per anni in modo straordinario, affronta più difficoltà a riprendersi che ogni altra città del paese. Più di 1 milione di residenti sono disoccupati e la percentuale di disoccupazione è più del doppio che in altre città. E il turismo, che ha alimentato gran parte della vita di New York (alberghi, ristoranti, teatri, negozi) è praticamente a zero, nell’attesa che spostamenti e viaggi ritornino ad essere normalmente accessibili.
– Disinformazione. Twitter è diventato una fonte di notizie dell’ultimo minuto, ma anche un luogo ideale per spargere false informazioni potenzialmente pericolose. Mentre le elezioni si avvicinano, Twitter si attrezza a sfatare le falsità.
PAGINE INTERNE.
– Le promesse di Trump sulle fabbriche. La spinta del presidente (prima dell’epidemia) sulla rinascita delle fabbriche non ha sempre portato ai promessi posti di lavoro o investimenti. Nel 2018, per esempio, all’apertura della Foxcom in Wisconsin, Trump dichiarò che sarebbe stata l’ottava meraviglia del mondo, con 10 miliardi di investimenti e 13.000 lavoratori. In realtà, gli investimenti furono di 300 milioni e i lavoratori poco più di 500.
– Rallenta l’energia rinnovabile. Gli imprenditori lottano per finire i progetti cominciati, mentre l’epidemia ha rovinato le catene di costruzione.
– Fonte di disinformazione. Un recente rally del presidente in Wisconsin e’ stato tipico: in 80 minuti, ha fatto 131 dichiarazioni false o scorrette.
– Inaspettata acqua lunare. La Nasa ha scoperto che gli astronauti possono non aver bisogno di scavare in pericolosi crateri sulla luna per trovare acqua.
– Riabilitazione con incentivi. Un nuovo approccio al trattamento offre agli addetti alle droghe soldi e premi per rimanere puliti.
– Punto di crisi per i musei ? Gallerie e musei di New York sono al 25% della loro capacità, con la prospettiva di rimanere tali fino alla fine del 2021.