Per tutto il giornalismo italiano oggi è un giorno di lutto. Con grande tristezza diamo la notizia della scomparsa di un amico e autorevole collega, Stefano Trincia, per oltre venti anni corrispondente da New York del quotidiano Il Messaggero. Stefano ha lottato con coraggio e finché ha potuto contro una violenta, rapida e incurabile malattia.
Romano, classe 1952, Stefano era un esperto di affari internazionali. Prima del suo arrivo a New York, aveva approfondito i suoi studi a Mosca e parlava perfettamente russo. Profondo conoscitore della politica americana, che aveva analizzato per i lettori del quotidiano romano dagli Stati Uniti – e poi come capo degli Esteri del Messaggero – sin dai tempi di Ronald Reagan, fino alla elezione di Barack Obama. Negli ultimi anni da Roma aveva collaborato anche con Sky TG24, con acute analisi sulle elezioni americane e Trump.

Trincia è stato anche tra i fondatori dell’ACINA, l’Associazione dei Corrispondenti Italiani in Nord America, mentre a Roma ha fatto parte del Comitato di Redazione del Messaggero. I colleghi di New York e di Washington ne ricordano non solo la professionalità, ma la simpatica schiettezza e come riuscisse con poche battute a “fotografare” anche le più complicate vicende dell’attualità americana.
Riportiamo qui quello che ha scritto nel suo profilo di Facebook nel darne la notizia l’attuale corrispondente del Messaggero Anna Guaita, collega e tra le amiche più care di Stefano Trincia: “… è una perdita anche per il mondo, perché se ne va una persona di specchiata onestà morale, un esempio di rettitudine e di professionalità. E poi, il suo senso dell’umorismo, mai crudele e becero, sempre elegante e sottile! Vorrei ricordarlo con questa foto del 1997. Non è buona di qualità, ma ce lo fa vedere in giorni felici, insieme a Luciana, quando eravamo in redazione al Messaggero, a New York, negli anni più fecondi e ottimisti delle nostre carriere…”.
Anche La Voce di New York si stringe vicina all’immenso dolore della moglie di Stefano, la giornalista della Rai e scrittrice Luciana Capretti, e dei figli Chiara e Luca.