È il Trump Trade Day a Wall Street, mercoledì, dopo che le urne hanno assegnato a Donald Trump la vittoria delle elezioni del 2024. Le azioni stanno volando, il dollaro si è rafforzato e i prezzi dei titoli del Tesoro sono scesi. Il Bitcoin ha superato i 73.000 dollari, segnando un nuovo record e scommettendo sulla visione favorevole del 47° presidente sulle criptovalute.
Il Dow sta balzando oltre 1.200 punti, circa il 3%, sulla buona strada per il suo più grande guadagno post-elettorale dal 1900. Lo S&P 500 sta vedendo guadagni oltre l’1,8%, mentre i titoli tech del Nasdaq spingono l’indice oltre il 2,1%
Gli investitori si stanno riversando su aree che saranno centrali nella politica economica e finanziaria del secondo mandato di Trump: tagli alle tasse, dazi, prestiti governativi. Le azioni di banche, prigioni private e produttori di armi sono in aumento: settori che non saranno toccati da un leader repubblicano. Le azioni di JPMorgan Chase, Bank of America e Wells Fargo sono tutte salite di almeno il 6%.
Il benchmark che misura la piccola capitalizzazione Russell 2000 è salito del 4%, pronosticando che che le piccole aziende, più orientate al mercato interno, godranno vantaggi sproporzionati dai tagli fiscali e dalle politiche protezionistiche di Trump.
Le azioni della casa automobilistica Tesla, il cui CEO Elon Musk è stato un fondamentale sostenitore di Trump e avrà un peso nel prossimo governo repubblicano, stanno salendo di oltre il 12%. La società madre di Truth Social, la piattaforma social di Donald Trump sta viaggiando intorno al 9% di guadagni, dopo la conquista della Casa Bianca da parte del suo maggiore azionista. Prima dell’apertura di Wall Street le azioni erano in rialzo di oltre il 30%.
Perdite a due cifre si stanno verificando per le aziende di energia rinnovabile e solare, a causa delle preoccupazioni che il secondo mandato di Trump potrebbe mettere a repentaglio l’Inflation Reduction Act (IRA) e le misure per combattere il cambiamento climatico. L’IRA include un pacchetto di crediti d’imposta volti a incoraggiare progetti di energia pulita e a stimolare l’installazione di pannelli solari.
La vittoria elettorale di Donald Trump rimodellerà la Federal Reserve e la politica monetaria statunitense. Trump ha già annunciato che vuole interferire con la decisione sui tassi e licenzierà l’attuale presidente Jerome Powell, che lui stesso aveva insediato. Sul fronte finanziario la Securities and Exchange Commission, l’autorità di regolamentazione di Wall Street vedrà un nuovo leader. Trump ha già minacciato di licenziare il presidente Gary Gensler, che ha scatenato l’ira di molti repubblicani al Congresso per quello che hanno definito un approccio normativo aggressivo durante il suo mandato.
Trump dovrà anche affrontare le proposte per stabilire regole in merito all’analisi predittiva dei dati (PDA) e ad altre tecnologie emergenti, nonché quelle che Gensler ha definito pratiche di coinvolgimento digitale (DEP), strumenti basati sull’Intelligenza artificiale che broker e consulenti utilizzano per influenzare l’attività di trading dei clienti.
Il tema dei dazi, del deficit di bilancio e del finanziamento del governo apre altri scenari sul futuro dell’economia Usa, alcuni molto incerti e pericolosi, ma oggi Wall Street festeggia e non vuole ombre sulla festa.