Non è esattamente un buon periodo per Big Tech. Dopo il licenziamento di metà degli impiegati di Twitter deciso dal neo-patron Elon Musk, anche Meta (società holding di Facebook) sarebbe in procinto di cacciare migliaia di dipendenti.
A sostenerlo è il Wall Street Journal, citando fonti anonime vicine al management societario. L’annuncio dovrebbe avvenire già questo mercoledì e sarà la prima operazione del genere nella storia della compagnia di Menlo Park. Ad ottobre, infatti, a società madre di Facebook ha previsto un trimestre festivo debole e costi significativamente più elevati per il prossimo anno. Stime che hanno polverizzato circa 67 miliardi di dollari dal valore di borsa di Meta, in aggiunta ai circa 500 miliardi di dollari di valore già perso quest’anno.
Lo scorso settembre la società aveva dichiarato di avere 87.000 impiegati e secondo quanto riportato dal quotidiano economico statunitense già allora pensava a un taglio del 10% delle spese anche attraverso licenziamenti.
Diverse aziende tecnologiche, tra cui Microsoft, Twitter e Snapchat hanno tagliato posti di lavoro e ridotto le assunzioni negli ultimi mesi, a causa del rallentamento della crescita economica globale, dell’inflazione e della crisi energetica in Europa.