Dopo una tira-e-molla durato quasi cinque mesi, pare essere giunta al capolinea la saga Elon Musk-Twitter. L’uomo più ricco del mondo ha infatti dichiarato martedì di voler onorare la sua offerta iniziale da 44 miliardi di dollari per acquistare Twitter, così da de-listarla da Wall Street e renderla privata.
A testimoniarlo sono i documenti depositati martedì dai legali del magnate sudafricano-statunitense, che fino a qualche giorno fa aveva cercato con tutti i mezzi di divincolarsi dall’accordo d’acquisto siglato a maggio con il colosso social.
Secondo il CEO di SpaceX, infatti, la società di San Francisco si sarebbe resa colpevole di una “violazione materiale” dell’accordo di fusione. In sostanza, l’azienda avrebbe mentito sul numero effettivo di bot e account spam presenti sulla piattaforma, che secondo Musk era “di gran lunga superiore” alle stime fornite da Twitter.
Dura la risposta del social, che ha intentato causa contro il miliardario. Una causa che sarebbe dovuta iniziare in Delaware proprio tra meno di due settimane (il 17 ottobre), e che in caso di esiti negativi (per lui) sarebbe costata a Musk una verosimilmente ingente penale e un obbligo di acquisto.
Un rappresentante di Twitter ha dichiarato a Reuters che la società ha ricevuto la lettera di Musk e si aspetta di completare la transazione al prezzo concordato.
Con questo nuovo colpo di scena, insomma, il CEO di SpaceX è ora destinato ad assumere il controllo del social, che a suo dire lo aiuterà a realizzare il suo nuovo obiettivo: costruire l’applicazione “X”, ossia una “app per tutto”.