Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
May 12, 2022
in
Economia
May 12, 2022
0

Cade nome Trump dall’International Hotel: diventa Waldorf Astoria Washington

Il complesso alberghiero ceduto al CGI Merchant Group di Miami. Verrà gestito dalla catena Hilton

Massimo JausbyMassimo Jaus
Cade nome Trump dall’International Hotel: diventa Waldorf Astoria Washington

Il Trump International Hotel, Washington, DC USA (commons.wikimedia)

Time: 4 mins read

Via il nome Trump dall’albergo che l’ex presidente aveva a Washington vicino alla Casa Bianca. Il Trump International Hotel di Washington D.C. è stato venduto alla CGI Merchant Group, un gruppo di investimento con sede a Miami, e verrà gestito dalla Hilton che lo ha già rinominato Waldorf Astoria Washington. “Nel corso della notte le insegne che troneggiavano sugli ingressi dell’albergo – scrive il Guardian – sono state fulmineamente rimosse”.

Conosciuto storicamente come Old Post Office and Clock Tower, la proprietà situata al 1100 Pennsylvania Avenue NW, è del governo federale. E’ stata data in leasing per 75 anni. La vendita è stata una operazione un po’ lunga: dopo aver cercato nuovi acquirenti già nel 2019, l’hotel è stato ceduto per 375 milioni di dollari. Nei quattro anni di presidenza Trump, anche a causa del covid, ha perso più di 70 milioni di dollari.

Il palazzo ha un valore storico: costruito 120 anni fa come sede centrale delle Poste venne chiuso e abbandonato solo sette anni dopo la costruzione. Nel 1928 ne fu decisa la demolizione, ma la crisi di quegli anni rinviò i lavori. Nel corso del tempo ha ospitato una serie di uffici federali di secondo piano. E’ stato restaurato dal 2012. La struttura, che conta 263 camere, è diventata un hotel di lusso nel 2016, in concomitanza con la nomina di Trump a candidato alle presidenziali col Partito repubblicano. Da allora le polemiche non sono mancate: nel 2018, i capi di alcuni gruppi religiosi chiedevano la revoca della licenza per i liquori, sostenendo che il proprietario “non fosse una persona di buon carattere”. Ma era anche l’albergo che, afferma Time, era “casualmente” preferito da sultani e oligarchi in cerca di udienza alla Casa Bianca. Secondo Forbes  in occasione del tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021 l’ex presidente avrebbe approfittato della situazione: la camera più economica del suo hotel di Washington è passata nella notte del 6 gennaio 2021 da 476 a 1.999 dollari. Poco più di una settimana dopo, i prezzi hanno raggiunto i 3.600 dollari, prima di salire a quota 8.000. Durante i quattro anni di presidenza, l’hotel, insieme alla Trump Tower, era diventato una sorta di ritrovo dei suoi sostenitori. Con annesse polemiche. In tempi più recenti da un’indagine del Congresso sono emerse presunte irregolarità nei ricavi: Trump, secondo l’accusa, avrebbe gonfiato i profitti dell’hotel, affermando per il periodo del suo mandato un guadagno di 150 milioni di dollari a fronte di una perdita di 70 milioni. La Trump Organization, la società che fa capo all’ex presidente, ha negato ogni illecito. E ha definito il rapporto «fuorviante».

Trump as “The Great Dictator” (Illustration by Antonella Martino)

Il doppio ruolo di Trump come presidente e proprietario di un hotel accanto alla Casa Bianca, inoltre, aveva sollevato accuse di aver violato le leggi federali sugli emolumenti. La Corte suprema ha chiuso le vertenze subito dopo l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca.

Le vicende giudiziari dell’ex presidente comunque non si sono concluse. Il giudice Arthur Engoron di New York ha stabilito diverse condizioni che Donald Trump deve soddisfare per evitare che una multa da 110 mila dollari impostagli per non aver rispettato le sue direttive venga ripristinata.

Nelle settimane scorse l’Attorney General di New York, Letitia James, si era rivolta al magistrato perché nonostante numerosi solleciti i documenti che Engoron aveva ordinato alla holding di Trump di consegnarle non erano stati depositati. All’appello mancavano telefoni cellulari, note scritte a mano (perché l’ex presidente non comunica con i suoi collaboratori con il computer), agende di lavoro e cinque casse di documenti specifici. Alina Habba, l’avvocato di Trump, ha detto che molti documenti e i vecchi cellulari non si riescono a trovare. Il giudice Arthur Engoron ha affermato di volere dichiarazioni giurate su questi documenti introvabili. Le condizioni devono essere soddisfatte entro il 20 maggio, altrimenti il ​​giudice ha detto che ripristinerà la multa e la applicherà retroattivamente.

Ma non è solo questa la controversia tra la società di Trump e il giudice Engoron. Il colosso dei servizi immobiliari commerciali Cushman & Wakefield mercoledì ha presentato ricorso contro l’ordine del magistrato di ottemperare alle ingiunzioni emesse dall’ufficio dell’Attorney General sui documenti relativi alle valutazioni fatte su alcune proprietà della società dell’ex presidente Donald Trump. I documenti sono quelli relativi alle svalutazioni di tre proprietà: Seven Springs Estate, Trump National Golf Club, Los Angeles e 40 Wall Street .

L’ufficio di James ha affermato che le prove mostrano che la holding di Trump ha presentato “valutazioni di informazioni fraudolente o fuorvianti all’Internal Revenue Service” relative alle prime due di quelle proprietà. E l’ufficio ha affermato che Cushman aveva emesso tre valutazioni a Capital One Bank relative al 40 di Wall Street a Manhattan che determinavano il prezzo di quella proprietà tra $200 milioni e $220 milioni dal 2010 al 2012, prima di rilasciare una stima a Ladder Capital Finance LLC nel 2015 in cui valutava lo stesso edificio per $550 milioni.

Il 25 aprile, il giudice ha ordinato a Cushman di conformarsi alle citazioni di James. La Cushman & Wakefield ha presentato appello.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

Trump, ‘Prevost primo papa americano, un onore’

I MAGA bocciano Papa Leone XIV: è un “esecutore anti-Trump”

byMassimo Jaus
Bessent, vogliamo vedere le tasse digitali rimosse nell’Ue

Scott Bessent Will Negotiate with Chinese Officials on Tariffs in Switzerland

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: CGI Merchant GroupDonald TrumpinvestimentiMiamiTrump International HotelWaldorf Astoria WashingtonWashington DC
Previous Post

Onu lancia inchiesta sulle atrocità di Mosca in Ucraina

Next Post

Adams ha paura dei fantasmi: “Gracie Mansion è infestata”

DELLO STESSO AUTORE

Carney, colloquio con Trump molto costruttivo

Carney a Washington: toni più distesi, ma non c’è ancora un accordo sui dazi

byMassimo Jaus
Bessent, ‘Wall Street è cresciuta ora tocca a risparmiatori’

Scott Bessent inviato a Ginevra per trattare con i cinesi sui dazi

byMassimo Jaus

Latest News

Stop ai sovrapprezzi sui farmaci USA: Trump firma il nuovo ordine esecutivo

byPaolo Cordova
Una clip in anteprima da ‘Lo scandalo P. Diddy: I Festini di Diddy’

Una clip in anteprima da ‘Lo scandalo P. Diddy: I Festini di Diddy’

byAskanews-LaVocediNewYork

New York

I Gen Z sporcano la Grande Mela: i dati che fanno discutere

I Gen Z sporcano la Grande Mela: i dati che fanno discutere

byMaria Nelli
Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Adams ha paura dei fantasmi: “Gracie Mansion è infestata”

Adams ha paura dei fantasmi: "Gracie Mansion è infestata"

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?