Primo piccolo freno al carovita negli Stati Uniti: secondo le statistiche comunicate mercoledì dal Dipartimento del Lavoro, ad aprile i prezzi al consumo sono aumentati dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Si tratta di un aumento inferiore a quello dell’8,5% registrato a marzo, che era il maggiore dal 1981. I prezzi sono cresciuti dello 0,3% su base mensile da marzo ad aprile, che rappresenta l’aumento più basso degli ultimi otto mesi.
Il miglioramento è dovuto soprattutto della riduzione dei prezzi della benzina, anche se lo spettro dell’inflazione è probabilmente destinato ad inquietare i consumatori ancora per molto. I dati hanno mostrato una ripresa delle pressioni inflazionistiche dopo il calo di marzo, quando i prezzi dei biglietti aerei hanno raggiunto il livello più alto di sempre. Ad aumentare sono pure gli affitti, al ritmo più alto dal 2006.
Le stime degli esperti prevedono l’inflazione rimarrà a livelli critici quantomeno per questo e il prossimo anno 2023, colpendo soprattutto le famiglie a basso reddito e le minoranze etniche.