“Alla luce delle ultime azioni della Russia, la certificazione per l’avvio del gasdotto Nord Stream 2 non potrà essere data”. Lo ha detto a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz, aggiungendo che verranno discusse con gli altri alleati europei e americani le sanzioni contro la Russia per il riconoscimento delle sedicenti repubbliche di Doneck e Luhans’k.
“Per quanto riguarda la situazione attuale, per Nord Stream 2 ho chiesto al ministero per l’Energia di avviare le procedure perché non venga emessa la certificazione per l’avviamento della pipeline”. Rispondendo poi ad una domanda in merito, il cancelliere tedesco ha sottolineato che la Germania “ha deciso di ridurre la propria dipendenza dal gas” come fonte energetica.
Il pacchetto di sanzioni UE
A Bruxelles, il pacchetto di sanzioni che discuteranno alle 16 i ministri degli Esteri dell’Ue contiene proposte per “colpire coloro che sono stati coinvolti nella decisione illegale colpire le banche che stanno finanziando operazioni militari e di altro tipo russe in quei territori; mirare alla capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell’Ue, per limitare il finanziamento di politiche crescenti e aggressive; e mirare al commercio delle due regioni separatiste da e verso l’Ue, per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive”.
Lo hanno reso noto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Russia's aggression against Ukraine is illegal and unacceptable.
The Union remains united in its support for Ukraine's sovereignty and territorial integrity.
A first package of sanctions will be formally tabled today.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) February 22, 2022
Nel pacchetto di sanzioni contro la Russia che discuteranno i ministri degli Esteri alle 16:00 c’è anche la proposta di “colpire la capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell’Ue, per limitare il finanziamento di politiche crescenti e aggressive”
“La decisione della Federazione Russa di riconoscere come entità indipendenti e inviare truppe russe in alcune aree degli oblasti di Donetsk e Luhansk in Ucraina è illegale e inaccettabile. Viola il diritto internazionale, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina, gli impegni internazionali della Russia e aggrava ulteriormente la crisi”, affermano Michel e von der Leyen.
Entrambi i presidenti “accolgono con favore la salda unità degli Stati membri e la loro determinazione a reagire con fermezza e rapidità alle azioni illegali della Russia in stretto coordinamento con i partner internazionali”.
Le mosse di Londra
Le sanzioni britanniche alla Russia per aver riconosciuto l’indipendenza delle due regioni secessioniste, colpiranno invece cinque banche russe e tre “persone con un patrimonio netto molto elevato”: lo ha reso noto dinanzi ai Comuni il premier, Boris Johnson.
I nomi dei tre oligarchi sono quelli dei milionari Boris Rotenberg, Igor Rotenberg e Gennadij Timčenko, i cui assets nel Regno Unito saranno congelati, ha fatto sapere Downing Street (Agi)