L’Unione europea ha deciso di prorogare per altri cinque anni, fino al 2026, i dazi sul biodisel degli Stati Uniti poiché la loro rimozione porterebbe a “un’ondata di prezzi artificialmente bassi”. Per evitare quindi che ai produttori Usa venga l’idea di deviare le vendite da mercati meno redditizi verso l’Ue, la Commissione europea ha pubblicato nero su bianco in Gazzetta ufficiale il rinnovo dei dazi sul biodisel per altri cinque anni.
Tuttavia, Stati Uniti e Unione europea sembrano prepararsi al loro primo Consiglio commerciale e tecnologico di settembre, parte delle iniziative della rinnovata relazione transatlantica tra l’amministrazione Biden e Bruxelles, con un atteggiamento decisamente positivo su una serie di questioni che appesantiscono le agende del commissario al Commercio Valdis Dombrovskis e della segretaria al Commercio Usa, Gina Raimondo.
Il primo viaggio del presidente Joe Biden a Bruxelles, infatti, per il Summit Ue-Usa di giugno, si era concluso proprio con la decisione dello stop dei dazi legati alla disputa Airbus-Boeing per i prossimi cinque anni e con la determinazione da entrambe le sponde dell’Atlantico di trovare un accordo sulle imposte per acciaio e alluminio.
La guerra dei dazi sul caso Airbus-Boeing è la controversia commerciale più lunga nella storia dell’Organizzazione mondiale del commercio. Per anni Stati Uniti e Bruxelles si sono accusati reciprocamente di avere sovvenzionato illegalmente le proprie aziende di produzione di aerei, rispettivamente Boeing e Airbus, combattendo a colpi di dazi doganali sulle importazioni. Ora, da questa tregua di cinque anni beneficeranno anche diversi prodotti italiani in arrivo negli Usa, sottoposti a dazi nonostante l’Italia non sia parte del consorzio Airbus.
Per quanto riguarda acciaio e alluminio, invece, è stato pure istituito un gruppo di lavoro Ue-Usa ad hoc, mentre Dombrovskis e Raimondo fanno sapere dai propri canali Twitter che gli incontri tra sul tema proseguono e che ci sono miglioramenti.