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May 6, 2021
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Italian reputation focus: il webinar per le aziende italiane che lavorano negli Usa

I relatori hanno dato importanti indicazioni su come gli imprenditori dovranno affrontare l’ingresso e lo sviluppo nel mercato nord-americano

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
Italian reputation focus: il webinar per le aziende italiane che lavorano negli Usa

La locandina dell'evento

Time: 3 mins read

L’obiettivo di Italian Reputation Focus USA 2021 è porre l’accento sull’importanza del fattore reputazionale per il successo delle imprese italiane in un mercato pieno di opportunità ma anche di insidie come quello degli Stati Uniti d’America, che ancora una volta, nel “new normal”, si candida ad essere il paese che farà da traino per la ripresa economica internazionale.

Con l’edizione 2021 inizia un percorso che vedrà di anno in anno proseguire, commentare e implementare quanto discusso nelle varie edizioni: veri e propri follow up su cosa è necessario fare per crescere, mantenere e consolidare una posizione strategica importante negli Stati Uniti d’America.

I relatori di questa edizione, in Zoom webinar sono stati Stefania Lazzaroni  (General Manager, Fondazione Altagamma), Antonino Laspina (Italian Trade Commissioner, Italian Trade Agency), Andrea Barchiesi (CEO, Reputation Manager S.p.a.), Giovanni Spinelli (Managing Partner, Pavia & Harcourt LLP), Marco de Ceglie (CEO North America, Filippo Berio). L’incontro è stato invece moderato da Giovanni Pellerito (CEO, GP Communications North America Inc.).

Ecco gli spunti più significativi toccati dagli ospiti dell’evento:

“Le imprese dell’industria culturale e creativa, rappresentate in Altagamma da 107 brand di sette diversi settori, hanno un intrinseco legame con l’immagine e l’identità dell’Italia. La loro reputazione influenza quella del nostro Paese, mentre i connotati valoriali legati all’Italia contribuiscono a consolidare il portato positivo – basato sui concetti di bello, buono e ben fatto – di cui i brand possono avvalersi sul mercato. L’alto di gamma vale 1 trillion a livello mondiale e circa 115mrd di euro in Italia, il 7% del PIL grazie a filiere intatte, la cui manifattura è rinomata ovunque. I nostri prodotti sono sinonimo di qualità, tecnologia ed eccellenza e costituiscono quell’economia della bellezza e dello stile di vita italiano che oggi compete a pieno diritto a livello internazionale”, ha dichiarato Stefania Lazzaroni.

“Lo spirito creativo e il saper fare degli italiani nel corso dei secoli hanno permesso la costruzione di un brand Italia che oggi costituisce un importante fattore di competitività per il  ns sistema  su scala mondiale. Questo vale ancora di più con riferimento al mercato USA dove i dati del nostro export e il posizionamento di mercato dei nostri prodotti dai beni di consumo alla tecnologia evidenziano una elevata reputation presso end user e consumatori e dove è lecito prevedere che l’azione congiunta di pubblico e privato potrà  consentire di raggiungere ancora più alti livelli”, ha dichiarato Antonino Laspina.

“La reputazione è un bene prezioso, sempre più fondamentale per uno sviluppo positivo sia a livello individuale che collettivo. Ma è un bene che non si può comperare ne auto attribuirsi. La reputazione si può solo guadagnare con costanza di fatti e risultati positivi nel tempo, e negli Stati Uniti, il valore della reputazione è molte volte la chiave per il successo di tante aziende che con il giusto mix di creatività, tenacia e professionalità riescono a distinguersi e quindi ad essere protagonisti”, ha dichiarato Marco de Ceglie.

“La reputazione è percezione, ciò che si trova online sovrascrive l’identità del brand e condiziona in modo determinante la relazione con gli stakeholder. Monitorare la percezione è essenziale in un contesto complesso e sfaccettato come quello americano, chi lo fa acquisisce un notevole vantaggio competitivo perché sapere come gli altri ci percepiscono è il primo passo per governare la propria reputazione”, ha dichiarato Andrea Barchiesi.

“L’impareggiabile creatività italiana e la qualità sempre più riconosciuta dei nostri prodotti e servizi debbono essere costantemente sorrette da grande professionalità ed organicità di messaggio, e questo non vale solo nei momenti di comunicazione ufficiale, ma occorre manifestarlo, costantemente, in tutti gli aspetti della vita di un brand… a partire dal negoziato contrattuale con le controparti commerciali, alla gestione delle inevitabili situazione di criticità, fino ad arrivare alla cura di ogni singolo contatto con il consumatore finale.  Nel 2021 post-pandemico saranno sempre più fondamentali due doti essenziali in un mercato ipercompetitivo come gli USA: una preparazione accurata e la tempestività nel gestire la comunicazione digitale, queste doti insieme alle grandi peculiarità tipiche del prodotto Italiano faranno la differenza”, ha dichiarato Giovanni Spinelli.

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