Il Fondo pensioni dell’ex Sicilcassa vende all’asta i suoi edifici, locali commerciali e uffici sparsi per l’Isola. Un patrimonio di oltre 110 milioni di euro – composto da 12 stabili e 79 unità immobiliari per una superfice commerciale complessiva di circa 140.000 metri quadrati – messo sul mercato con valori dei singoli lotti ridotti del 20 per cento rispetto alle vendite degli anni precedenti. Il sistema sarà quello delle aste pubbliche notarili e telematiche.
A Palermo, fra gli edifici di maggior pregio ci sono quello di dieci piani ad angolo fra via Libertà e via Cordova che ospitò la direzione ex Sicilcassa (base d’asta di poco superiore a 24 milioni), lo stabile con di piazza Castelnuovo 35 di fronte al Teatro Politeama (8,5 milioni), il palazzo di via Calvi (9,2 milioni) che ospita la Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo e l’Agenzia di Credito su pegno del Gruppo Unicredit. Oltre agli edifici, nel capoluogo ci sono pure altre unità immobiliari in vendita a prezzi più contenuti. A Catania, in vendita una porzione di Palazzo Tezzano, in via Etnea, con prezzo a base d’asta che sfiora i 5 milioni di euro. A Siracusa, l’edificio ad angolo fra via Scala Greca e via Lentini (3,7 milioni). E ancora, immobili in vendita a Trapani, Cefalù, Caltanissetta, Messina e Milazzo.
Le aste si terranno dal 27 giugno al 21 luglio. E’ possibile, tuttavia, formulare, entro il 31 maggio, proposte di acquisto per il prezzo a base d’asta maggiorato del 6 per cento. A partire dall’1 giugno, inoltre, sarà̀ possibile partecipare alle procedure d’asta avvalendosi anche del sistema telematico della rete aste notarili del Consiglio Nazionale del Notariato. L’operazione consentirà di immettere sul mercato siciliano denaro liquido, generando un notevole impulso economico.
“Il nostro è un fondo chiuso, ad esaurimento, dopo la cessazione dell’attività della Sicilcassa”, spiega il presidente del Fondo pensioni, Enzo Giunta, già sindaco di Termini Imerese per dieci anni: “In pratica, non ci sono più nuovi iscritti. La vendita del patrimonio immobiliare, quindi, è un fatto consequenziale per procedere alla sua estinzione. Gli immobili, acquistati oltre venti anni fa e la cui documentazione è stata testata da esperti e da notai, sono garantiti liberi da qualsiasi peso o gravame. Il fondo – aggiunge Giunta – per la sua natura giuridica e per la robustezza finanziaria non può fallire ed anche per questo gli acquirenti sono al riparo da qualsiasi rischio”.
Oltre ai 12 edifici (95.000 metri quadrati di superficie) sono all’asta 79 unità non abitative (da complessivi 45.000 metri quadrati); si tratta di uffici, magazzini, negozi, una caserma, due scuole, una palestra. A Palermo, tra gli altri, ci sono un locale commerciale da 4,3 milioni in via De Gasperi; diversi locali commerciali in via Leonardo Da Vinci (2,6 milioni); uffici in via Imperatore Federico da 4,8 milioni, in via Sacra Famiglia (1,3 milioni), e in via Notarbartolo (2,7 milioni). A Porto Empedocle, una scuola (1 milione) in via dello Sport; a Catania un locale commerciale (800.000 euro) in via Castorina, angolo piazza Moro; a Trapani un locale commerciale (480.000 euro) in via Del Legno, angolo via Fardella. E ancora, a Caltanissetta un locale commerciale da 420.000 euro in via Maddalena Calafato e un altro in via Pacini da 370.000 euro.