Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
April 21, 2015
in
Economia
April 21, 2015
0

Futuro delle banche e contratto: se ne parla a Messina con il leader nazionale della Fabi, Sileoni

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
Time: 4 mins read

L’appuntamento è per domani a Messina. L’occasione per fare il punto della situazione sul mondo dei bancari italiani. I bancari sono i lavoratori delle banche. Da distinguerli – nettamente, soprattutto sotto il profilo del redito – dai banchieri, che invece sono i padroni delle banche. L’incontro di domani nella Città dello Stretto, promosso dalla Fabi, con il suo segretario nazionale, Lando Maria Sileoni, sarà un primo test per capire se l’ipotesi di contratto nazionale firmato nelle scorse settimane da tutte le sigle sindacali con l’Associazione banche italiane (Abi) trova d’accordo i lavoratori. In Italia, almeno nel mondo sindacale, la democrazia resiste.

L’incontro di domani è importante per la Sicilia. Perché l’Isola, ormai da anni, registra, anche in questo settore, un’emorragia di posti di lavoro. Quindici anni fa, prima che le due banche più rappresentative dell’Isola – il Banco di Sicilia e la Sicilcassa – venissero ‘inghiottite’ dalle banche del Centro Nord Italia, nell’Isola si contavano quasi 30 mila dipendenti. Dopo la ‘colonizzazione’ delle banche meridionali, che peraltro ha lasciato il Sud quasi del tutto privo di un sistema creditizio di riferimento, i posti di lavoro nelle banche che operano in Sicilia sono stati praticamente dimezzati. Oggi, nell’Isola, prestano servizio circa 15 mila dipendenti, mentre le banche siciliane sono poche: praticamente le sole banche locali. Con la prospettiva che, con la riforma delle banche popolari voluta dal governo Renzi e approvata dal Parlamento, la Sicilia possa perdere anche alcune delle stesse banche popolari locali.  

Insomma, non è certo un caso se il segretario nazionale dell’organizzazione sindacale dei bancaria più rappresentativa del nostro del Belpaese abbia scelto la Sicilia per questa uscita. Perché l’Isola, come tutto il Mezzogiorno, ha pagato un prezzo alto sull’altare della riorganizzazione del sistema bancario. Domani si parlerà del contratto e dei posti di lavoro. La speranza è che, nei prossimi anni, la Sicilia possa guadagnare almeno una parte dei posti di lavoro persi anche in questo settore. Ma questa è solo una speranza.  

Alla firma dell’ipotesi di accordo nazionale si è arrivati dopo una trattativa sofferta. Oltre un anno di incontri e scontri tra sindacati e rappresentanti dell’Abi. Da ricordare lo sciopero del 31 ottobre del 2013, quando quasi tutti gli sportelli bancari delle varie città d’Italia sono rimasti chiusi. Una risposta a muso duro ai diktat dei banchieri. In quell’occasione i giornali hanno pubblicato una foto che vedeva il segretario nazionale della Fabi, Sileoni, con la pistola puntata alla tempia. Un gesto simbolico contro l’Abi che aveva presentato a lavoratori e sindacati la classica ‘minestra impiattata’: “O facciamo un nuovo contratto alle nostre condizioni, o altrimenti lasciamo la categoria senza contratto”.

Ma a che cosa puntavano i banchieri? L’aveva affermato chiaramente l’allora capo delle relazioni sindacali dell’Abi, Francesco Micheli: snaturare la portata del contratto nazionale di lavoro trasformandolo in una semplice cornice e lasciare ampi spazi alla contrattazione aziendale e di gruppo; ottenere consistenti risparmi sulle voci retributive, a cominciare degli scatti di anzianità e su alcune indennità, compresa quella di rischio per i cassieri (indennità legata alla responsabilità nella gestione della cassa); ulteriore ridimensionamento degli organici con penalizzazioni per i lavoratori prossimi alla pensione.

I sindacati replicavano con la richiesta di ampliare l’area contrattuale inserendo altri mestieri di medio-alta professionalità; e inoltre puntavano al recupero salariale relativo all’inflazione.

Le posizioni, per oltre un anno, sono apparse inconciliabili. Con i lavoratori che, però, non hanno mollato. Con manifestazioni varie e sit-in nelle principali città d’Italia. A Palermo, per esempio, i sindacati approfittavano dell’inaugurazione di una nuova filiale di Unicredit per contestare l’amministratore delegato di questa banca, Federico Ghizzoni.

Poi sono arrivati i giorni del disgelo. L’Abi ha riaperto il dialogo. E i sindacati pure. I numerosi incontri, però, non hanno portato nulla di nuovo. Nel giugno dello scorso anno è escito di scena Micheli. Al suo posto, come capo delle relazioni sindacali dell’Abi, è arrivato Alessandro Profumo. Ma all’inizio anche il cambio non ha sortito grandi novità. I banchieri non hanno mollato e hanno indicato come data ultima per il negoziato il 31 marzo di quest’anno: data in cui cessavano le norme contrattuali. I lavoratori, sorretti dai sindacati, hanno risposto picche e, dopo avere convocato assemblee in tutti i posti di lavoro, hanno proclamato una giornata di sciopero per il 30 gennaio, accompagnata da manifestazioni a Milano, Ravenna, Roma e Palermo.

Dopo il nuovo scontro la trattativa è stata riaperta, ma con poco costrutto. Qualcuno ha invocato l’intervento del governo. I sindacati e i lavoratori hanno risposto annunciando altre due giornate di sciopero. Contemporaneamente si è continuato a trattare. L’ipotesi di accordo è arrivata in ‘zona Cesarini’, ovvero la mattina del primo di aprile.

Cosa prevede, per grandi linee, l'ipotesi di accordo? Viene scongiurata la disapplicazione del contratto nazionale. E viene mantenuta e l’area contrattuale. Insomma, cedono entrambe le parti. Anche se la sensazione è che sul presente abbia ceduto di più l’Abi. Mentre il futuro rimane legato al rispetto degli impegni assunti dai banchieri. Il salario d’ingresso per i giovani assunti attraverso il fondo per l’occupazione è stato aumentato dell’8%; ed è stata creata una piattaforma bilaterale per la ricollocazione nel settore del personale licenziato in caso di crisi aziendali. Gli aumenti economici sono pari a 85 euro da riparametrare e avranno una scadenza al primo ottobre 2016, 1 ottobre 2017 e 1 ottobre 2018. Il nuovo contratto – se i lavoratori l’approveranno – scadrà il 31 dicembre del 2018.

Non mancano le questioni ancora aperte. A cominciare dal modello di banca e dalla creazione di nuove attività e professioni. Argomenti per i quali sono previsti confronti con i vertici delle banche, attraverso un monitoraggio periodico. Poi c’è, in prospettiva, la nuova ondata di fusioni, frutto della già citata riforma delle banche popolari.

 

Share on FacebookShare on Twitter
La Voce di New York

La Voce di New York

DELLO STESSO AUTORE

UN SDG 16: All’ONU la Conferenza su Pace, Giustizia e Istituzioni Forti

UN SDG 16: All’ONU la Conferenza su Pace, Giustizia e Istituzioni Forti

byLa Voce di New York
“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

byLa Voce di New York

A PROPOSITO DI...

Tags: AbiBancheBanco di SiciliacontrattoFabiipotesi di accordoRenziSicilcassaSiciliaSileoni
Previous Post

Serie A: Un tranquillo weekend di paura

Next Post

La grande emigrazione da Africa e Oriente e i negrieri del nuovo Millennio

DELLO STESSO AUTORE

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD: scomparsa da oltre una settimana una bambina di 11 anni nel Bronx

byLa Voce di New York
NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

byLa Voce di New York

Latest News

Tre visioni d’Italia sulla copertina del New Yorker: Venezia secondo Charles Saxon (1966), la guerra nei vicoli italiani illustrata da Alan Dunn (1944) e la moda reinterpretata da Lorenzo Mattotti (1993). Foto: Terry W. Sanders, 2025

L’immaginario italiano in cento anni di New Yorker

byMonica Straniero
La Cina e gli Stati Uniti concordano di abbassare le tariffe per ridurre le tensioni

La Cina e gli Stati Uniti concordano di abbassare le tariffe per ridurre le tensioni

byUmberto Bonetti

New York

Gwyneth Paltrow firma a NY The Forest Within, un viaggio nella natura coreana

Gwyneth Paltrow firma a NY The Forest Within, un viaggio nella natura coreana

byZoe Andreoli
Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

A Petralia Soprana con il progetto I Art l’arte contemporanea incontra l’organza e l'uncinetto delle donne delle Madonie

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?