Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
December 11, 2014
in
Economia
December 11, 2014
0

Il rompicapo del TTIP, opportunità o minaccia?

Monica StranierobyMonica Straniero
Time: 4 mins read

Il mantra secondo il quale il TTIP acronimo di Transatlantic Trade and Investment Partnership rappresenta l’unico modo per affrontare la concorrenza delle economie emergenti e contribuire alla ripresa dell’economia americana ed europea, non sembra funzionare molto. Lo scopo dell’accordo è quello di unire Europa, Canada e Stati Uniti in un unico mercato con la convinzione che la riduzione o l’eliminazione delle tariffe doganali e la soppressione di norme e lungaggini amministrative, che di fatto impediscono ad un prodotto autorizzato in Europa di essere venduto anche negli USA e viceversa, porterebbe benefici ad entrambe le economie. Gli studi ufficiali parlano di ricadute positive per 120 miliardi di euro (pari a 545 euro per una famiglia media) per l’Unione Europea, mentre la valutazione per gli USA sarebbe di 95 miliardi di euro l’anno, pari a 655 euro per famiglia.

Eppure le trattative avviate ufficialmente nel 2013 e che dovrebbero concludersi prima delle elezioni presidenziali, sembrano poco trasparenti. Un modo di procedere che ha destato forti sospetti e reticenze tra cittadini e movimenti, al punto che il Segretario di Stato Americano John Kerry durante la sua visita a Bruxelles, ha affermato che il trattato sarebbe vittima di un malinteso e che in realtà l'accordo ha l'obiettivo di innalzare al massimo gli standard di vita, non di abbassarli.

Ma per i nemici del Trattato è in atto un tentativo di sottrarre al processo democratico un accordo commerciale che intende essere molto più di un trattato di libero scambio. Tra questi il premio Nobel Joseph Stiglitz, secondo il quale la rimozione degli ostacoli al libero scambio coinvolgerà anche le regole per la tutela dell’ambiente, della salute, dei consumatori e dei lavoratori, alimentando la spirale delle disuguaglianze sociali. Insomma “una minaccia transatlantica”, che come sostiene anche John Hilary, direttore esecutivo della campagna War on Want, piegherà il pianeta agli interessi delle grandi multinazionali europee e americane.

Eppure fra teorie della cospirazione ed inevitabili allarmismi, rimane il fatto che autorevoli istituti internazionali hanno avviato una serie di ricerche, convegni e pubblicazioni per valutare l’impatto complessivo del trattato. L’aspetto più controverso riguarda la sicurezza alimentare visto che negli Stati Uniti sono consentite pratiche di produzione alimentare vietate in Europa, come l’uso della candeggina per disinfettare polli o il trattamento della carne con antibiotici. Perché l’Europa dovrebbe allora acconsentire all'introduzione di cibi potenzialmente nocivi? Chi difende il TTIP insiste che nell’accordo sarà prevista l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti che circoleranno nell’eurozona, quindi anche per quelli provenienti dagli Stati Uniti. Una prospettiva poco realistica se si considera che in America i prodotti vengono venduti senza indicare la presenza di organismi geneticamente modificati. E dopo l’inchiesta FAO, pubblicata il 14 marzo 2014, sull’aumento delle contaminazioni da OGM nel mondo, poco interessa se il “mercato transatlantico” favorirà, secondo alcune previsioni statistiche , un aumento delle esportazioni di cibi genuini verso gli stessi Stati Uniti dove solo da qualche anno sono state lanciate campagne sul mangiar sano, come quella voluta da Michelle Obama per sconfiggere l’obesità infantile.

Non è solo una questione di cibo. Le normative americane sono molto meno severe, ad esempio, in materia ambientale, in particolare sulle emissioni di gas a effetto serra degli autoveicoli e sul contenuto di zolfo nella benzina. Mentre si teme che, dopo le norme restrittive introdotte da Obama in seguito al crack della Lehman Brothers, un’armonizzazione della regolamentazione USA-UE in materia bancaria possa indebolire il controllo sugli istituti di credito e favorire la diffusione di quegli strumenti protagonisti della più grave crisi finanziaria del secondo dopoguerra. Ancora. Una maggiore concorrenza nel mercato del lavoro causerebbe in Europa un crollo dell’occupazione, a provarlo, dati alla mano, uno studio rilasciato a fine ottobre dal Global Development and Environment Institute. 

Ma la clausola che fa più discutere è la cosiddetta ISDS. Secondo sostenitori del trattato si tratta di strumento di diritto pubblico internazionale che permette agli Stati il ricorso all’arbitrato in caso di violazione dei termini dell’accordo. Per i detrattori invece tali clausole consentirebbe alle multinazionali americane ed europee di disporre di un potente mezzo per contestare una regolamentazione statale o comunitaria troppo stringente rispetto ai loro interessi strategici e corporativi.

Su un punto tutti sembrano comunque d’accordo: questo TTIP è un vero rompicapo. Allora come uscirne? Mentre il governo americano tace, la Commissione Europea ha appena annunciato di voler avviare una serie di consultazioni pubbliche con l'obiettivo di “illustrare più chiaramente l'oggetto dei negoziati e demistificarli". Bisognerà attendere gennaio, con la pubblicazione dei cosiddetti “position paper”, per valutare le vere intenzioni della Commissione che nel frattempo non ha riconosciuto la legittimità di un’iniziativa popolare, un milione di firme raccolte in due mesi, finalizzata a bloccare il negoziato.  

 

Share on FacebookShare on Twitter
Monica Straniero

Monica Straniero

DELLO STESSO AUTORE

Anastasia Trofimova, the woman killed in Villa Pamphili,

“That’s My Daughter”: Russian Mother Breaks Silence on Rome Murders

byMonica Straniero
Anastasia Trofimova, la donna uccisa a Villa Pamphili, in un’immagine diffusa da Chi l’ha visto?

Villa Pamphili, una madre dalla Russia: “È mia figlia Anastasia”

byMonica Straniero

A PROPOSITO DI...

Tags: accordi commercialiTransatlantic Trade and Investment PartnershipTTIPUnione Europea
Previous Post

L’ONU sui migranti: chiudere le frontiere aumenta i rischi. Servono corridoi di legalità

Next Post

Nella Giornata dei Diritti Umani l’eco delle torture e delle questioni razziali

DELLO STESSO AUTORE

Striscione contro Bezos dal campanile San Giorgio a Venezia

Venezia ai tempi di Bezos: nozze d’oro, yacht e malumori lagunari

byMonica Straniero
Charles Francis Kaufmann, il 46enne arrestato in Grecia con l’accusa di aver ucciso una neonata e occultato il corpo della compagna a Roma.

Villa Pamphili, Kaufmann: il finto regista pagato per stare lontano dagli USA

byMonica Straniero

Latest News

ICE Denied Access to Dodgers Stadium, Leaving with Police Escort Amid Protests

ICE Denied Access to Dodgers Stadium, Leaving with Police Escort Amid Protests

byDavid Mazzucchi
Bloccato  l’accesso agli agenti dell’ICE nello stadio dei Dodgers a Los Angeles

Bloccato l’accesso agli agenti dell’ICE nello stadio dei Dodgers a Los Angeles

byMassimo Jaus

New York

Subway / Terry W. Sanders

Teen Injured Subway Surfing, Woman Killed by Train in NYC

byCristiano Palladino
Trump attacca il procuratore di New York: ‘Dovrebbe dimettersi’

Two Court Officers Slashed in Manhattan Courthouse Attack

byCristiano Palladino

Italiany

Comincia dall’aperitivo italiano la Bar Convent Brooklyn, la fiera dei liquori

Comincia dall’aperitivo italiano la Bar Convent Brooklyn, la fiera dei liquori

byFederica Farina
Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Next Post

La FondazioneNY 2014 Gala tra Hollywood e moda

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?