Andamento positivo dell’export italiano in USA anche dai dati dei primi nove mesi del 2013, rilasciati con ritardo dal Department of Commerce americano a causa dello “shutdown”.
Gli Stati Uniti hanno importato dall’Italia merci per un valore di 28,4 miliardi di dollari, pari a un aumento del 3,03% sullo stesso periodo del 2012, mentre l’export USA verso l’Italia ha registrato un aumento di meno dell’1 % sul 2012. La quota di mercato dell’Italia è salita all’1,68% rispetto all’1,62% registrato nello stesso periodo del 2012, raggiungendo un saldo commerciale di $15,8 miliardi (+$718 milioni).
Le importazioni USA del periodo continuano a diminuire rispettivamente dello 0,12% dall’Unione europea e dello 0,87% dal Mondo.
L’Italia mantiene la quarta posizione tra i Paesi fornitori in ambito UE, l’undicesima a livello mondiale.
L’analisi per macrosettori evidenzia la composizione del paniere con la meccanica primo comparto (20,4%), seguito da moda (15,8%), agroalimentari e vini (10,1%), veicoli terrestri (6,5%), chimica e derivati del petrolio (6,4%), farmaceutica (6,1%), arredamento (4,9%) e macchine elettriche (4,4%). Tra i settori in calo: chimica e derivati del petrolio (-27,8%) e macchine elettriche (-12,3%).
Si rafforzano le importazioni dall’Italia di prodotti a tecnologia avanzata (ATP) che ha registrato un valore pari a $3,2 miliardi (+ 9,5% rispetto al periodo gennaio-settembre 2012) raggiungendo una quota dell’11,1% sul totale importato dall’Italia.
Tra i settori di maggiore peso: aerospazio $1,2 miliardi (38,6% sul totale ATP), biotecnologie $653 milioni (20,6%) e life science $507 milioni (16%).
*Pier Paolo Celeste è il Trade Commissioner e l'Executive Director per gli USA dell'Italian Trade Commission (ICE) – New York