Momento d’oro per il made in Italy negli States: stando ai dati presentati dall’Istituto per il Commercio Eestero (ICE), nel primo quadrimestre 2013 le importazioni dall’Italia hanno continuato a crescere in una percentuale del +4.23% di molto superiore a quelle dal mondo, che registrano un calo del -1.91% rispetto allo stesso periodo del 2012, e a quelle dall’Unione Europea, che crescono solo del +0.12%.
“Con questo incremento la quota di mercato dell’Italia negli Stati Uniti sale a quota 1.66% rispetto all’1.56% registrato nello stesso periodo dello scorso anno, e l’Italia si posiziona quarto paese fornitore in ambito UE, dopo Germania, Regno Unito e Francia, mentre a livello mondiale si aggiudica l’undicesimo posto, recuperando tre posizioni rispetto allo stesso periodo del 2012 — dice il direttore della rete ICE USA, Pier Paolo Celeste (nella foto a destra) — Tra i dieci paesi fornitori che ci precedono, soltanto la Corea del Sud, l’India e la Francia hanno registrato una crescita più alta, mentre Messico, Giappone e Regno Unito continuano a riportare valori negativi”.
Nel primo quadrimestre di quest’anno si conferma quindi la buona performance dell’export italiano negli Stati Uniti. Andando a esaminare l’analisi per macrosettori, troviamo al primo posto la meccanica, col suo 14.7%, seguita da moda (11.5%), agroalimentari e vini (7.7%), farmaceutica (6.2%), veicoli terrestri (5.8%), chimica e derivati del petrolio (5%), macchine elettriche (4.7%) e arredamento (3.3%). In calo il settore delle macchine elettriche (-2.2%) e della chimica organica (-12.5%).
Di notevole rilievo le importazioni di prodotti a tecnologia avanzata (ATP), che hanno registrato un valore di $1.4 miliardi circa, con un incremento del 13.6% rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno. Aerospazio, biotecnologie e life science dominano le tecnologie avanzate, aggiudicandosi le seguenti quote sull’import di ATP dall’Italia: aerospazio 36.24%, biotecnologie 21% e life science 15.75%.
Questo ci dice che non solo il Bel Paese è sempre più apprezzato per quei prodotti che lo hanno reso famoso nel mondo, come il cibo, il vino e la moda, ma il made in Italy viene scelto sempre più spesso anche in tutti quegli ambiti di ricerca tecnologica e scientifica avanzata, per i quali fino ad ora l’Italia non era particolarmente nota al pubblico americano.