NATPE, la principale fiera Tv delle Americhe, ha chiuso le sue porte lo scorso 25 Gennaio ringraziando l'industria audiovisiva di tutto il mondo… eccetto l'Italia. Questo perché per la prima volta questa fiera non ha avuto espositori italiani, né acquirenti.
A documentare il declino del settore televisivo e cinematografico italiano è stata la rivista italo-americana, “VideoAge”, diretta da questo giornalista.
Come al solito, non è mancata la presenza della Tv svizzera Italiana (Rsi) che, ultimamente, è l'unica rappresentanza se non dell'Italia, almeno dell'audiovisivo nella nostra lingua. Al Natpe, che per il secondo anno consecutivo si è svolta nel grande complesso alberghiero Fontainebleau di Miami Beach, Florida, “VideoAge” ha pubblicato un'edizione del mensile (con alcune pagine in lingua spagnola) e tre quotidiani a partire dalla domenica, il giorno prima dell'apertura. Tramite “VideoAge Daily” il governatore dello stato della Florida, Rick Scott, ha inviato a tutti i partecipanti un messaggio di benvenuto, sottolineando che “Natpe è l’unica fiera audiovisiva negli Usa per il mercato Tv internazionale”.
Sin da prima dell’apertura, Natpe ha registrato tante attività e addirittura tre feste ed un visionamento (dello studio Fox) pre-fiera. Le celebrazioni poi sono continuate per tutte le rimanenti tre serate con cocktail multipli per finire con la grande festa sponsorizzata dal comune di Miami Beach. La presenza di oltre 40 star cinematografiche e televisive (incluso l’enfant terrible Charlie Sheen), ha aggiunto glamour alle venti e più feste (quella dello studio Nbc Universal si è svolta presso l’ex Villa Versace). Come servizio all'industria televisiva internazionale, la stessa Natpe ha fatto sì che le riviste di “VideoAge” fossero distribuite a tutti i partecipanti nello loro stanze d'albergo. La fiera si è articolata in quattro fasi principali: il mercato internazionale, principalmente diretto all'area latino americana per i nuovi programmi di “mezza stagione” (un tota le di 15 nuove serie); il mercato nazionale, che quest'anno ha visto una spietata concorrenza per piazzare un grande numero di nuovi talk show nell'autunno del 2012; il mercato ispanico (i latino-americani negli Usa e Canada) e le conferenze. In secondo piano vi è stato il mercato televisivo canadese, seguito a ruota da quello europeo, principalmente scandinavo.
La massiccia presenza degli studi di Hollywood ha attratto un grande numero di acquirenti, specialmente dall'area latino-americana. A testimoniare l'importanza di questi territori, gli studi hanno aumentato le sale di esposizione. Nbc Universal, ad esempio, ha affittato un intero piano nella torre Versailles dell'Hotel Fontainebleau. Mentre i piccoli espositori hanno partecipato al Natpe con i tradizionali (e meno costosi) padiglioni, gli studi e le società medio-grandi hanno preferito le suite d'albergo, con CBS Studios alla torre Chateau, Warner Bros. in quella Versailles, Disney alla Tresor e Fox alla Sorrento. La Sony invece ha affittato uno yacht ancorato sul canale dirimpetto al Fontainebleau.
Oltre alla presenza massiccia di produttori e distributori dell’America Latina, buona anche la presenza delle società audiovisive francesi (con 30 espositori), spagnole, inglesi, canadesi (con 15 espositori ciascuno) e turche (5).