A partire dai prossimi mesi, ai viaggiatori ed agli studenti internazionali che si recheranno negli Stati Uniti con un visto “non-immigrant” potrebbe essere richiesto il pagamento di una tassa supplementare di 250 dollari.
Secondo lo studio legale Envoy Global, la nuova disposizione si applica esclusivamente ai visitatori provenienti da Paesi che richiedono un visto di non immigrazione per l’ingresso, come indicato nella One Big Beautiful Bill firmata recentemente dal presidente Trump.
Al momento, non è chiaro quando entrerà ufficialmente in vigore la nuova “tassa per l’integrità del visto”. Tuttavia, secondo gli esperti del settore, a partire dal 2026 il prezzo di 250 dollari potrebbe addirittura aumentare a causa dell’inflazione. L’importo finale sarà determinato dalla segretaria del DHS, Kristi Noem.
I visitatori possono essere rimborsati se rispettano i termini del loro visto, tra cui “non accettare lavori non autorizzati” e non rimanere nel Paese oltre la data di validità del visto per più di cinque giorni.
Tuttavia, la disposizione dice che l’indennizzo è obbligatorio e dovrà essere pagato in aggiunta a una tassa allegata al registro di arrivo/partenza dei cittadini stranieri, nota come “tassa sul modulo I-94”. La legge “One Big Beautiful Bill” ha anche aumentato il prezzo del modulo da 6 a 24 dollari. La nuova tariffa dovrà essere pagata al momento del rilascio del visto, secondo quanto previsto dalla normativa. Pertanto, i visitatori la cui richiesta di visto venga respinta non saranno soggetti ad alcun addebito.
Diversi addetti ai lavori sostengono che la nuova misura sconvolgerà i piani di viaggio di milioni di turisti e non solo, in vista dei grandi eventi che saranno ospitati negli Stati Uniti, tra cui i mondiali del 2026 e le Olimpiadi del 2028.
Con la nuova tariffa, il governo USA cerca di rafforzare il suo sistema di visti al fine di ridurre i casi di overstay. “Questa legge rappresenta un passo da gigante nella giusta direzione per migliorare le infrastrutture e la sicurezza dei viaggi in America”, ha dichiarato il presidente e CEO della US Travel Association, Geoff Freeman, “Investimenti coraggiosi e necessari nel controllo del traffico aereo e nella protezione doganale e di frontiera faranno una differenza significativa nell’esperienza del viaggiatore”.
“Rendere l’America la destinazione più visitata al mondo, e capitalizzare sulla prossima Coppa del Mondo e sulle Olimpiadi estive, richiede cambiamenti politici e legislativi più intelligenti, che stiamo già perseguendo”, ha aggiunto Freeman.
Ad oggi, non è chiaro neanche in che modo i viaggiatori pagheranno la tariffa. Per questo motivo, un portavoce del Dipartimento per la sicurezza interna si è limitato a dichiarare: “La tassa per l’integrità del visto richiede un coordinamento tra agenzie prima della sua attuazione”.
Ulteriori interrogativi riguardano come e quando verrà avviato il processo di rimborso. Secondo il Congressional Budget Office il Dipartimento di Stato impiegherà diversi anni per implementare una procedura di rimborso. Su tale base, il CBO stima che l’attuazione della disposizione aumenterebbe le entrate e ridurrebbe il deficit di 28,9 miliardi di dollari nel periodo 2025-2034.