I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, in collaborazione con il Politecnico di Milano, hanno progettato e realizzato iRonCub3, il primo robot umanoide dotato di jet di propulsione capace di volare. Il team, coordinato da Daniele Pucci, è riuscito a sollevare il robot fino a 50 centimetri da terra, facendogli eseguire manovre controllate.
Il robot pesa circa 70 chilogrammi ed è equipaggiato con quattro motori a reazione: due montati sulle braccia e due integrati in uno zaino sulla schiena. Per ottenere i risultati pubblicati su Nature Communications Engineering, gli autori dello studio si sono concentrati in particolare sull’equilibrio dinamico durante il volo, affrontando sfide complesse legate alla morfologia umanoide, molto più articolata rispetto a quella dei droni tradizionali.
Il progetto ha richiesto due anni di lavoro e approfonditi studi di aerodinamica applicata a una struttura simile a quella del corpo umano. Un ruolo fondamentale è stato svolto dall’Intelligenza Artificiale, utilizzata per stimare in tempo reale tutte le forze aerodinamiche in gioco, garantendo stabilità e controllo.
“L’aerodinamica gioca un ruolo chiave: la temperatura di scarico delle turbine può raggiungere gli 800 gradi e il gas emesso si avvicina alla velocità del suono”, spiega Pucci. “L’intera piattaforma robotica deve quindi essere in grado di valutare la dinamica del volo in tempo reale. Fare esperimenti su questi robot è affascinante, ma anche pericoloso, e non lascia spazio all’improvvisazione”.
Il prossimo obiettivo è applicare questa tecnologia a missioni di ricerca e salvataggio o all’esplorazione di ambienti estremi, dove l’intervento umano diretto risulta impossibile o troppo rischioso.