Venerdì mattina, i funzionari portuali della costa occidentale hanno riferito ai media un fatto sorprendente: nelle ultime 12 ore, nessuna nave da carico è partita dalla Cina con merci destinate ai due principali porti californiani.
“Questo è motivo di allarme”, ha dichiarato Mario Cordero, CEO del porto di Long Beach, aggiungendo: “Non era mai successo dalla pandemia”.
La Cina è stata finora uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti. Solo una settimana fa, 41 navi cariche di merci erano dirette verso il complesso della baia di San Pedro, che comprende sia il porto di Los Angeles che quello di Long Beach. Maersk, la seconda compagnia di navigazione più grande del mondo, ha comunicato ai media che il volume di traffico tra Stati Uniti e Cina è ora diminuito del 30-40%.
A causare questo calo sono le pesanti tariffe imposte dal presidente Donald Trump lo scorso mese sulla maggior parte delle importazioni cinesi. Per molte aziende americane, ora è troppo costoso fare affari con la Cina.
I funzionari portuali hanno riferito ai media di essere preoccupati sia per la mancanza di navi in partenza dalla Cina, sia per la rapidità con cui il traffico si è ridotto.
I rappresentanti commerciali di Stati Uniti e Cina si incontreranno a Ginevra questo fine settimana per il loro primo colloquio, nel tentativo di frenare la guerra commerciale. Attualmente, infatti, la maggior parte delle merci spedite dalla Cina verso gli Stati Uniti è soggetta a un dazio del 145%, mentre le esportazioni americane verso la Cina subiscono una tariffa del 125%.
Lo scorso venerdì, Trump ha suggerito di abbassare il tasso tariffario con la Cina all’80%, ma ha precisato che l’accordo finale dipenderà dal segretario al Tesoro, Scott Bessent.
Nel frattempo, tutto questo si ripercuote duramente sui consumatori, costretti ad affrontare costi molto più elevati e carenze di numerosi prodotti.