Il sindaco di New York Eric Adams ha incontrato Donald Trump alla Casa Bianca per “discutere delle priorità” della città, fra le quali continuare a ricevere finanziamenti federali da destinare al progetto Empire Wind 1, un mega-impianto eolico da 54 turbine in costruzione a largo della costa di Brooklyn, e alla fabbrica di microchip che il primo cittadino newyorkese vorrebbe proporre. Tuttavia, il presidente non sembra essere della stessa idea.
Trump ha dichiarato ai giornalisti fuori dallo Studio Ovale che non avevano parlato “quasi di nulla” e che Adams “è venuto a salutarmi, a ringraziarmi. È stato molto gentile”, ma senza dare ulteriori chiarimenti. In un video pubblicato su X e in un comunicato successivi al colloquio, durato una ventina di minuti, il sindaco non ha fatto riferimento ad alcun segno di gratitudine in particolare.
Uno dei portavoce di City Hall, Todd Shapiro, ha dichiarato al New York Times che Adams “si è preso un momento per ringraziare il presidente per le sue parole di sostegno”, facendo riferimento a quando, lo scorso settembre, dopo che il sindaco è stato indagato per corruzione, il presidente ne ha parlato come se “entrambi” fossero stati “perseguitati dai pubblici ministeri”. “In un momento in cui il sindaco Adams veniva preso di mira in modo ingiusto e selettivo dalle autorità federali, l’allora candidato Trump riconobbe pubblicamente l’ingiustizia”.
In contemporanea all’incontro, i pubblici ministeri newyorkesi che hanno indagato su Adams hanno rilasciato oltre 2.000 pagine di documenti relativi al caso, fra i quali i mandati di perquisizione e alcune dichiarazioni sulle prove raccolte. In particolare, l’avvocato del sindaco, Alex Spiro, ha ribadito che il caso “non avrebbe mai dovuto essere portato avanti fin dall’inizio e che ora è chiuso”, archiviato dal giudice federale Dale Ho sostenendo che fra l’Amministrazione cittadina e il Dipartimento di Giustizia era stato stipulato un accordo per portare avanti le politiche sull’immigrazione previste da Trump.
Adams ha più volte negato qualsiasi intesa con l’Amministrazione Trump né ha confermato o smentito le ipotesi per cui si sia recato a Washington a questo riguardo.