Quella appena trascorsa è una notte destinata a segnare per sempre la Repubblica Dominicana. A Santo Domingo, il crollo del tetto della discoteca Jet Set ha causato quasi duecento morti e circa duecentocinquanta feriti. Una tragedia che ha scosso la capitale e messo in moto una delle più massicce operazioni di soccorso del paese.
Le autorità hanno riferito che le squadre di intervento hanno continuato a scavare tra le macerie ininterrottamente, nella speranza di trovare superstiti. Il direttore del Centro per le operazioni di emergenza, Juan Manuel Méndez, ha spiegato che nonostante le difficoltose ricerche, alcune persone potrebbero essere ancora vive e che per questo le operazioni non si fermeranno fino a quando ogni angolo delle rovine non sarà stato esplorato.
Le unità d’emergenza hanno impiegato ogni mezzo: cani da ricerca, seghe, martelli pneumatici, e persino assi di legno per sollevare detriti pesanti. L’aria si è saturata del rumore incessante delle trivelle e dalle urla di decine di familiari radunati davanti al locale nel tentativo di avere notizie dei propri cari, mentre venivano ancora estratti sopravvissuti ore dopo l’incidente.
La tragedia ha coinvolto anche volti noti del paese. Tra le vittime figura Nelsy Cruz, governatrice della provincia di Montecristi e sorella del celebre giocatore di baseball Nelson Cruz. La First Lady Raquel Abraje ha riferito che Cruz, deceduta poco dopo il suo trasporto in ospedale, aveva chiamato il presidente Abinader per avvisare di essere rimasta intrappolata a causa del cedimento.
La Lega professionistica di baseball dominicana ha confermato anche la morte dell’ex lanciatore MLB Octavio Dotel, che nel corso della sua carriera aveva indossato le maglie di numerose squadre, tra cui Yankees, Mets, Cardinals e Dodgers.
A perdere la vita anche il celebre cantante di merengue Rubby Pérez, che si stava esibendo sul palco al momento dell’incidente. Il suo manager, Enrique Paulino, ha raccontato che l’evento era iniziato intorno a mezzanotte e che la copertura era venuta giù meno di un’ora dopo. Ha descritto il collasso come improvviso, paragonandolo a un terremoto, e ha riferito che non era stato possibile raggiungere il punto dove si trovava l’artista a causa dell’enorme quantità di detriti.
Al momento non è ancora chiaro cosa abbia causato il disastro. La direzione del Jet Set ha assicurato la massima collaborazione alle autorità e si è dichiarata “profondamente colpita” dall’accaduto, esprimendo vicinanza a tutte le famiglie coinvolte.
Il presidente Luis Abinader ha scritto sui social che il governo sta seguendo la situazione in tempo reale e che tutte le agenzie di soccorso sono al lavoro senza sosta. Si è recato personalmente sul posto, dove ha abbracciato i congiunti dei dispersi e parlato con i soccorritori, ha inoltre sottolineato che il paese continuerà a sperare in salvataggi miracolosi.
Quella che doveva essere una notte di festa si è trasformata in un incubo collettivo. E ora, un intero paese si stringe nel dolore, in attesa di verità e giustizia.