Il crollo dei mercati è una medicina amara da prendere ma necessaria per il riordino dell’economia mondiale, secondo Donald Trump; il presidente lo ha detto a bordo dell’Air Force One che lo riportava a Washington da Mar-a-Lago in Florida, dove ha passato il weekend giocando – e vincendo, ha spiegato ai giornalisti – il torneo Senior Club Championship nel suo golf club di Jupiter.
“Non voglio vedere nulla (gli indici) che scende. Ma a volte bisogna prendere una medicina per risolvere un problema,” ha detto Trump ai giornalisti. Il crollo dei mercati non è stato intenzionale: “no, non è così,” ha scritto Trump sul suo social Truth dopo aver condiviso sui suoi account social un video – pieno di inesattezze – secondo cui la guerra dei dazi scatenata dalla Casa Bianca mirava proprio a far crollare i mercati.
I commenti di Trump sono arrivati poche ore dopo che i suoi principali consiglieri economici sono andati in tv nel corso della giornata di domenica avvertendo che le borse non dovrebbero aspettarsi un intervento per arginare la svendita causata dai dazi.
Dopo due giorni di indici in picchiata a livello globale, lunedì la settimana comincia malissimo; in Europa si profila una giornata pesante. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è crollato fino a un ribasso dell’8,8%, toccando quota 30.792,74 per la prima volta da ottobre 2023. Tutti i 225 titoli che compongono l’indice erano in territorio negativo. Anche il più ampio indice Topix è affondato dell’8%, scendendo a 2.284,69 punti. Un sottoindice del Topix relativo ai titoli bancari è sceso in territorio negativo fino al 17,3%.
Gli investitori, che hanno passato il fine settimana sperando in un’inversione di rotta sulla politica dei dazi, sembrano aver deciso che non ci sarà alcun alcun cambiamento e hanno venduto in massa.
La politica di Trump per ora sembra attestarsi sulla richiesta fatta venerdì alla Federal Reserve di abbassare il tasso dei fondi federali: in un post sui social media ha scritto “Questo sarebbe il momento PERFETTO per il presidente della Fed, Jerome Powell, di tagliare i tassi d’interesse.”
Trump ha ripetutamente chiesto alla Fed — che dovrebbe essere politicamente indipendente — di cedere alle sue pressioni per abbassare i tassi sin dal suo primo mandato presidenziale.
Powell, tuttavia, non è sembrato intenzionato ad assecondare le richieste di Trump. Venerdì ha dichiarato: “Sebbene l’incertezza rimanga elevata, ora sta diventando chiaro che gli aumenti dei dazi saranno significativamente più consistenti del previsto. Lo stesso sarà probabilmente vero per gli effetti economici, che includeranno un’inflazione più alta e una crescita più lenta.”