“Il 2 aprile del 2025 sarà ricordato come il giorno della liberazione, il giorno in cui abbiamo fatto rinascere la nostra industria”. Con queste parole il presidente Donald Trump ha annunciato dal Rose Garden della Casa Bianca l’imposizione di dazi reciproci nei confronti dei partner commerciali.
“Sarà una vera età dell’oro, i posti di lavoro e le fabbriche torneranno nel nostro Paese: per decenni abbiamo rimosso barriere commerciali mentre altri imponevano dazi che hanno decimato la nostra industria, rubando la nostra proprietà intellettuale e imponendo tasse aggiuntive per svantaggiare i nostri prodotti. Renderemo gli Stati Uniti un paese ricco.
“Da decenni gli Stati Uniti vengono sfruttati” dal resto del mondo. “Dalla mezzanotte di oggi applicheremo il 25% sulle auto prodotte all’estero”, aggiunge mentre un lavoratore del settore prende la parola al suo fianco, ringraziandolo a nome di tutti gli operai dell’industria dell’automobile negli Stati Uniti.
“Oggi mettiamo fine agli abusi, difendiamo i nostri agricoltori, i nostri operai, la nostra sovranità”, ha dichiarato Trump, tenendo tra le mani una grande tabella, facendo alcuni esempi. “L’Unione Europea è molto dura. L’Ue così amica, ci ha derubato così tanto… patetico… Impone dazi del 39%. Noi la tasseremo del 20%. Noi imponiamo agli altri paesi solo un dazio del 2,4% sulle motociclette. Mentre altri applicano tariffe molto più alte, come il 60%. L’India applica il 70%. Il Vietnam impone il 75%, e altri paesi arrivano anche oltre. Fino a oggi, gli Stati Uniti hanno imposto solo un dazio del 2,5% sulle automobili prodotte all’estero. L’Unione Europea ci impone oltre il 10% di dazi e ha IVA al 20%. Molto, molto più alta”.
Trump ha poi continuato parlando dell’industria automobilistica. “A causa di queste enormi barriere commerciali, la maggior parte delle automobili in Corea del Sud è prodotta nel loro territorio e lo stesso avviene in Giappone. Nessuna delle nostre aziende può entrare in altri paesi”. “Però – ha aggiunto il presidente – chi acquisterà con un finanziamento un’auto prodotta negli Stati Uniti potrà dedurre gli interessi dalla dichiarazione dei redditi”. I dazi del 25% sulle auto saranno “permanenti”. “Sicuro al 100%, saranno permanenti”, ha sottolineato Trump.
Al top dei paesi spicca la Cina, che impone dazi del 67% sui prodotti importati e verrà colpita da tariffe del 34%. Il trattamento peggiore viene riservato a Lesotho (50%), Cambogia (49%), seguito da Laos (48%), Madagascar (47%), Vietnam, Sri Lanka e Myanmar (44%), Siria (41%). In Europa, il trattamento peggiore è riservato alla Serbia (38%), Liechtenstein (38%), Bosnia e Erzegovina (35%) e Nord Macedonia (33%).
Tra gli altri Stati più colpiti Tailandia (36%), Taiwan (32%), Indonesia (32%), Svizzera (31%) e India (26%). Le aliquote più basse sono al 10%, come quelle applicate al Regno Unito e all’Ucraina.
Le maggiorazioni dovrebbero entrare in vigore da oggi e, grazie a esse, ha spiegato Trump, gli Usa incasseranno “tra i 600 milioni e un trilione di dollari in due anni”. Non è chiaro se i pezzi di ricambio per le auto saranno esclusi dai dazi. Trump si è limitato a dire: “Queste tariffe si aggiungeranno a quelle esistenti già in vigore”.
Trump ha aggiunto che gli Stati Uniti applicheranno dazi anche sui prodotti farmaceutici e sul legname d’importazione. La Casa Bianca ha già avviato un’indagine commerciale sul legname, mentre non lo ha ancora fatto per i prodotti farmaceutici.
“Se volete dazi zero, venite e produrre in America”, ha aggiunto Trump ribadendo il suo punto di vista esposto a Davos.
L’ordine esecutivo firmato dal presidente prevede inoltre una clausola che gli consente di rispondere a qualsiasi tipo di ritorsione. “Risponderà”, hanno assicurato senza esitazione alcuni funzionari dell’amministrazione Trump ribadendo l’urgenza all’interno dell’amministrazione per affrontare una situazione divenuta ormai insostenibile. “Il 2 aprile 2025 sarà ricordato per sempre come il giorno in cui l’industria americana è rinata”, dice. “Per decenni il nostro Paese è stato saccheggiato, depredato, violentato da nazioni vicine e lontane, sia da alleati sia da nemici” torna a dire, denunciando che “in alcuni casi l’amico è stato peggiore del nemico”.
Funzionari della Casa Bianca spiegano che i dazi al 10% entreranno in vigore dal 5 aprile, mentre quelli per i “worst offenders”, i 60 Paesi peggiori su cui si abbatteranno altre tariffe oltre a quella minima, dal 9 aprile. Le tariffe si aggiungeranno a quelle già previsti per specifiche merci e prodotti: automobili (25% in vigore dal 3 aprile), acciaio, alluminio.
Secondo i calcoli del consigliere della Casa Bianca Peter Navarro, i dazi faranno aumentare le entrate federali per un ammontare di 6.000 miliardi nei prossimi dieci anni.