Donald Trump ha minacciato la Russia con sanzioni e tariffe di “grande portata”, dichiarando che le applicherà fino a quando Mosca non deciderà di sedersi a un tavolo di pace con l’Ucraina. “Finché non ci sarà un cessate il fuoco e un accordo definitivo, non esiteremo a scatenare sanzioni bancarie, tariffe, e misure severe”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social.
Il tutto arriva a pochi giorni dal confronto pubblico con il presidente ucraino Zelenskyy, che aveva portato a una temporanea sospensione degli aiuti militari e dell’intelligence da parte degli Stati Uniti. Trump, però, non si tira indietro. “Russia, ti stiamo guardando. Sedetevi al tavolo ora, prima che sia troppo tardi”, ha aggiunto il presidente.
Trump ha accusato l’amministrazione Biden di non aver fatto abbastanza per fermare la macchina bellica russa. “Le sanzioni contro l’energia russa sono state troppo deboli”, ha dichiarato il segretario al Tesoro Scott Bessent. “Questo ha permesso a Mosca di continuare a finanziare la guerra.”
Trump propone un cambio di rotta deciso, puntando a una politica di “massima pressione” sul Cremlino. Le sanzioni economiche e le tariffe potrebbero essere solo l’inizio di una strategia ben più dura. A suo avviso, l’obiettivo deve essere chiaro: spingere la Russia a un accordo che garantisca la fine delle ostilità e, di conseguenza, una possibile distensione economica con gli Stati Uniti.
L’idea di offrire agli investitori americani nuove opportunità in Russia, in cambio di un accordo di pace, non sembra però aver convinto tutti. Le importazioni russe verso gli Stati Uniti sono crollate negli ultimi anni, riducendo il potenziale impatto di eventuali tariffe. Secondo l’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, le importazioni di beni statunitensi dalla Russia sono ammontate a circa 3 miliardi di dollari nel 2024.
Intanto, la comunità internazionale guarda con attenzione. La prossima settimana si terranno nuovi colloqui tra funzionari americani e ucraini in Arabia Saudita. Sarà l’occasione per cercare una soluzione diplomatica, ma le parole di Trump rischiano di complicare ulteriormente il quadro. La sua linea dura potrebbe spingere Mosca a resistere ancora di più.