Come riferito dal New York Times, Trump starebbe pensando di nominare Alice Marie Johnson, una ex detenuta graziata da lui nel 2018, come “pardon czar”, zarina delle grazie. Ciò significa che andrebbe ad occuparsi del delicato campo delle concessioni di clemenza.
Nel 1996, la Johnson venne rinchiusa in una prigione federale dell’Alabama, dopo essere stata condannata all’ergastolo per reati non violenti legati alla droga, possesso di cocaina e riciclaggio di denaro. Madre single di cinque figli, fu arrestata nel 1993 come parte di un’operazione che trasportava cocaina da Houston a Memphis, trasmettendo messaggi in codice tra i cospiratori.
Le venne data una condanna a vita senza libertà vigilata, anche se non aveva mai venduto droga personalmente. La condanna contro la Johnson, un’afroamericana, venne vista come decisamente spropositata dall’opinione pubblica.
Fu Kim Kardashian, nel 2018, a sottoporre all’attenzione di Trump il caso della donna originaria di Memphis, nel corso di un incontro organizzato da Jared Kushner, genero del leader MAGA. Una settimana dopo, il presidente USA, al tempo al suo primo mandato alla Casa Bianca, commutò la pena della donna, che aveva compiuto da poco 63 anni. Nel 2020, durante la campagna elettorale, concesse infine la grazia totale alla Johnson, cancellando così la sua precedente condanna dal casellario giudiziario.
Tuttavia, il caso Johnson mostra come l’approccio di Trump nei confronti della giustizia sia pieno di contraddizioni. Il leader MAGA firmò il First Step Act, che mirava a ridurre le pene detentive per alcuni reati di droga non violenti. Tuttavia, ha successivamente rivelato ai suoi consiglieri, in privato, di essersene pentito.
Durante la sua campagna del 2024, ha chiesto di sparare ai ladri che rubano nelle farmacie e di infliggere la pena di morte ai trafficanti e agli spacciatori di droga. Poi, in uno dei suoi primi atti da presidente, ha concesso la grazia quasi tutte le 1.600 persone accusate di aver preso parte alla rivolta del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill.
Dal canto suo, in un’intervista televisiva del novembre 2024, la signora Johnson ha affermato che dopo il suo rilascio ha personalmente presentato oltre 100 petizioni alla Casa Bianca, dopo che Trump le aveva chiesto di compilare un elenco di persone che riteneva meritassero clemenza.
Al momento, la donna non è stata ancora nominata ufficialmente “pardon czar”: il presidente americano, infatti, starebbe ancora riflettendo sulla possibile scelta.