La Royal Society, l’accademia scientifica nazionale del Regno Unito, una delle istituzioni scientifiche più antiche e prestigiose al mondo, terrà un incontro straordinario il 3 marzo dopo che più di 2.400 membri hanno firmato una lettera di protesta per il mancato intervento contro Elon Musk, membro della società dal 2018. Musk è accusato di diffondere teorie complottiste e di attaccare esponenti politici, oltre a sostenere tagli alla ricerca scientifica negli USA come responsabile del DOGE nell’amministrazione Trump. I firmatari chiedono una presa di distanza pubblica dalla Royal Society, mentre il presidente Sir Adrian Smith ha sottolineato che la società deve essere cauta nel giudicare opinioni personali dei membri, pur riconoscendo che i valori evolvono e serve un confronto interno. Secondo i membri dell’accademia infatti Musk “ha agito in violazione del proprio codice di condotta”.
A scrivere la lettera aperta è stato lo scienziato Stephen Curry, professore emerito di biologia strutturale all’Imperial College di Londra. Rivolgendosi ai suoi colleghi, Curry ha espresso senza mezzi termini lo sgomento per il fatto che Elon Musk abbia imposto negli USA enormi tagli ai finanziamenti per la ricerca scientifica in quello che definito un “regime di censura che è una minaccia diretta alla libertà di espressione e alla libertà accademica”.
Il professor Curry ha anche menzionato con indignazione e preoccupazione il post pubblicato su X da Musk in cui egli ha attaccato apertamente la sottosegretaria di Stato per la tutela e la violenza contro le donne e le ragazze Jess Phillips, sulla questione delle bande di adescamento storiche nel Regno Unito denominate “grooming gangs”. Queste si riferiscono a gruppi organizzati che hanno sfruttato sessualmente giovani ragazze vulnerabili e spesso orfane, in particolare minorenni, per decenni. Questi crimini sono emersi soprattutto tra la fine degli anni’90 e il 2014. Musk in questi anni e di recente ha quindi riaperto la questione sulle “grooming gangs” con il preciso obiettivo di criticare l’operato del governo attuale e dei precedenti funzionari.
Curry ha concluso la lettera incoraggiando i membri dell’Accademia a reagire alla posizione offensiva di Musk scivendo: “Vi esorto, per amore della decenza e per offrire speranza in quelli che sono tempi molto preoccupanti, a dimostrare che la Royal Society ha il coraggio di difendere la comunità scientifica e i valori in cui afferma di credere”.