Le notti al Gemelli scorrono lente, ma Papa Francesco non perde il suo abituale spirito. Il bollettino medico più recente parla di un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha reso necessaria una modifica della terapia, e il quadro clinico rimane complesso. Nessuna dimissione all’orizzonte, riposo assoluto imposto dai medici, udienza generale di mercoledì 19 febbraio annullata.
“Ha riposato bene, ha fatto colazione come sempre e ha letto i giornali”, riferisce il portavoce della Santa Sede Matteo Bruni, cercando di trasmettere un messaggio rassicurante. Da dicembre, un calendario serrato di impegni lo ha messo a dura prova: il viaggio ad Ajaccio, le celebrazioni natalizie, le omelie affidate sempre più spesso ai collaboratori. Segnali che qualcosa non andava. “Mi sento meglio” ripeteva, ma durante le ultime udienze ha affidato le letture ad altri perché “la bronchite mi toglie il respiro”, finché i medici hanno imposto il ricovero per accertamenti più approfonditi.
Eppure, il Pontefice mantiene saldo il suo legame con il mondo, trasformando una stanza d’ospedale in un piccolo avamposto del Vaticano. Ne sanno qualcosa a Gaza, dove la sua chiamata serale è ormai un appuntamento fisso. Anche nei primi giorni di ricovero, Papa Francesco non ha voluto interrompere il contatto con la parrocchia della Sacra Famiglia. Padre Gabriel Romanelli racconta di una chiamata arrivata nonostante il blackout che aveva lasciato la città al buio. Il Papa ha insistito: “Era stanco, sì, ma la voce era chiara. Ha chiesto di noi, ci ha fatto sentire la sua vicinanza”.
Nel frattempo, la vita della Chiesa va avanti. Domenica mattina, Bergoglio ha seguito in tv la messa celebrata al suo posto dal Cardinale José Tolentino de Mendonça per il Giubileo degli Artisti. Nel messaggio dell’Angelus letto per lui, il Pontefice ha ribadito il ruolo dell’arte come strumento di pace e unità, capace di abbattere i muri e costruire ponti. E, in un altro gesto significativo, ha nominato Suor Raffaella Petrini Presidente del Governatorato della Città del Vaticano, la seconda donna a ricoprire un incarico di questa portata. E anche il Giubileo degli Artisti si è svolto senza di lui.
A 88 anni, non è la prima volta che Papa Francesco affronta problemi di salute. Nel 2023 era stato operato per un’occlusione intestinale e, pochi mesi dopo, un’altra infezione respiratoria lo aveva costretto a un nuovo periodo di cure in ospedale. La sua storia con i problemi polmonari inizia molto prima: a 21 anni gli venne asportato il lobo superiore del polmone destro. Negli anni recenti ha affrontato anche dolori articolari e interventi al colon e agli occhi.
Intorno a lui, il sostegno è palpabile. Dalla Conferenza Episcopale Italiana al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, fino ai tanti fedeli che gli inviano messaggi di affetto, il coro di vicinanza cresce. E lui, tra una terapia e l’altra, continua a rispondere con parole, benedizioni e segni di vicinanza.