Stando agli ultimi rumors, con la nuova amministrazione Trump al governo, i funzionari della Securities Exchange Commission (SEC) dovranno chiedere l’autorizzazione alla leadership politica prima di avviare formalmente le loro indagini.
Ciò, naturalmente, non solo rallenterà le inchieste, ma ridurrà l’autonomia degli stessi investigatori, che in precedenza potevano agire più liberamente per vigilare sui mercati finanziari e proteggere gli investitori da possibili frodi.
Di solito sono cinque i commissari, compreso il presidente, a supervisionare l’agenzia indipendente. Attualmente la Commissione è composta da tre membri, due repubblicani e un democratico. I commissari sono nominati dal presidente. Negli ultimi giorni, ad alcuni membri del personale è stato comunicato che dovranno chiedere l’approvazione della Commissione per tutti gli ordini formali di indagine, necessari per emettere mandati di comparizione, per testimonianze o documenti.
Da quando Trump è diventato presidente, il repubblicano Mark Uyeda guida l’agenzia, insieme ad Hester Peirce e alla democratica Caroline Crenshaw. Il precedente presidente Gary Gensler e il collega dem Jaime Lizárraga hanno lasciato la commissione il mese scorso.
Uyeda guiderà l’agenzia fino alla conferma di Paul Atkins, uomo di fiducia del leader MAGA. Nella storia recente, la SEC ha delegato l’autorità di avviare formalmente le indagini a funzionari di alto livello. Sotto l’ultima amministrazione, i procuratori supervisori al di sotto del direttore esecutivo potevano emettere tali ordini, mentre durante la precedente amministrazione Trump, la SEC richiedeva l’approvazione dei suoi due direttori esecutivi.
Con il ritorno del leader MAGA alla Casa Bianca, si prevede che l’agenzia sarà più amichevole nei confronti dell’industria.
Come riferito da Reuters, il cambiamento voluto dalla nuova amministrazione non comporterà necessariamente meno indagini rispetto al passato. Al contempo, appare evidente che i commissari assumeranno un maggiore controllo sull’applicazione della legge.