Nella Grande Mela, dove la battaglia per un parcheggio è tanto feroce quanto quella per ottenere un biglietto per Broadway, i tassisti hanno lanciato un appello davvero “urgente”. La Federazione dei conducenti di taxi dello Stato di New York NYSFTD ha chiesto all’apposita commissione della città di lasciare che gli autisti sostino liberamente per poter usare il bagno. Un’idea non proprio rivoluzionaria ma senz’altro necessaria, che ha suscitato un acceso dibattito.
Il portavoce dell’associazione, Fernando Mateo, ha sottolineato che la carenza di aree di sosta mette gli autisti in difficoltà, coloro che hanno necessità fisiologiche, sono costretti a fermarsi nel bel mezzo di una Manhattan trafficata, con il rischio di incorrere in multe ben più severe per “esposizione indecente”.
Mateo ha inoltre riferito che molti autisti hanno problemi di salute, sono affetti da diabete o da malattie renali, devono fermarsi spesso e per questo vengono penalizzati. Viene quindi suggerita una soluzione. Un cartello speciale che possa autorizzare la sosta in doppia fila o nelle aree di carico per almeno dieci minuti, il tempo giusto per “scappare” in bagno.
La Big Apple, tuttavia, ha altri piani al riguardo. Seppure trovare una toilette nella metropoli sia ancora piuttosto complicato, il sindaco Eric Adams ha promesso di ristrutturare o costruire ben 82 nuovi locali di servizio nei prossimi cinque anni.
Nel frattempo, la TLC Taxi and Limousine Commission ha annunciato di essere in “discussione” con il Dipartimento dei Trasporti per individuare aree dove potrebbero essere realizzati dei nuovi “stand di soccorso” per veicoli a noleggio, dove gli autisti possono finalmente “soddisfare” necessità impellenti senza dover temere una contravvenzione. Tuttavia anche difensori del trasporto pubblico, come Danny Pearlstein della Riders Alliance, un’organizzazione americana di difesa dei diritti degli utenti dei trasporti pubblici, avvisano che la possibilità di parcheggiare ovunque non può trasformarsi in una licenza per bloccare fermate degli autobus o corsie.
In un contesto urbano come quello di New York anche la soluzione dei “10 minuti” per un bagno che potrebbe sembrare la più umana, non risulta al momento del tutto praticabile. Nel frattempo, I tassisti si troveranno di fronte a una scelta: aspettare che vengano realizzati i bagni promessi o continuare a muoversi nella giungla urbana, collezionando multe su multe.