Ken Martin, presidente del Partito Democratico nel Minnesota, è stato ufficialmente eletto leader del Comitato Nazionale Democratico. L’elezione di sabato segna il primo passo del processo di rinnovamento dei progressisti USA dopo la sonora sconfitta elettorale di Kamala Harris alle elezioni presidenziali di novembre, con l’obiettivo di recuperare consenso (e maggioranza) già a partire dal voto di mid-term del prossimo anno.
Nel suo primo discorso da capo del DNC, Martin ha subito chiarito che i dem dovranno imparare a “togliersi i guanti”.
“Ci metteremo al lavoro. Combatteremo; andremo là fuori e porteremo questa battaglia a Donald Trump e ai Repubblicani, e combatteremo di nuovo per i lavoratori in questo partito”.
In una nota alla stampa, Martin ha spiegato che il suo compito sarà quello “di spianare la strada per i nostri candidati, così che possano percorrere il cammino della politica con maggiore libertà, sapendo che sarò pronto a colpire quando necessario.”
L’ex presidente del Partito Democratico di Minnesota ha ottenuto una vittoria schiacciante al primo turno, con 246,5 voti su 428, contro i 134,5 di Ben Wikler, presidente del Partito Democratico del Wisconsin – sostenuto da Chuck Schumer, Hakeem Jeffries e Nancy Pelosi.
Attualmente i membri votanti del DNC sono 448 e, sebbene non esista un elenco pubblico ufficiale dei nomi, più della metà degli elettori sono costituiti da presidenti, vicepresidenti e membri del comitato nazionale di ciascuno Stato e dei territori degli Stati Uniti.
I due candidati hanno basato entrambe le loro campagne sulla voglia di rafforzare la macchina elettorale del partito e di investire maggiormente nelle organizzazioni locali, senza promettere di cambiamenti radicali – spingendo tuttavia alcuni volti di spicco dell’ala radicale, come l’ex governatore del Maryland Martin O’Malley e Faiz Shakir, il manager della campagna di Bernie Sanders nel 2020, a contestare il nuovo corso.
Il nuovo presidente del DNC ci ha però tenuto a ribadire il concetto di unità: “Abbiamo un solo team, una sola missione. La battaglia non è qui dentro, è fuori”. Martin ha poi promesso di svolgere un’analisi approfondita dei risultati della campagna 2024 – cosa che il DNC aveva invece evitato di fare dopo la sconfitta nelle elezioni presidenziali del 2016.
“Abbiamo bisogno di imparare dai nostri errori, ma non basta guardare indietro. Dobbiamo anche guardare avanti e costruire qualcosa di più forte, non solo qui a Washington, ma in tutti i 57 Stati”, ha dichiarato Martin, dato da tempo come principale favorito in quanto presidente dell’Associazione dei presidenti democratici statali e vicepresidente del comitato nazionale del partito.
Anche Wikler ha invitato i suoi sostenitori a collaborare con Martin per guidare il Partito Democratico in un momento cruciale per il Paese. “Lavoriamo insieme per far sì che il nostro partito emerga da questa crisi con rinnovata forza”.
Questo il nuovo direttivo del Comitato Nazionale Democratico:
- Presidente: Ken Martin (Minnesota)
- Vicepresidente per l’impegno civico e la partecipazione elettorale (CEVP): Reyna Walters-Morgan
- Vicepresidenti: Artie Blanco (Nevada), Malcolm Kenyatta (Pennsylvania) e David Hogg
- Segretario: Jason Rae (Wisconsin)
- Tesoriere: Virginia McGregor
- Presidente nazionale delle finanze: Chris Korge