In una recente intervista alla CNN, Tom Homan, lo zar delle frontiere del governo Trump 2.0, si è lamentato del fatto che gli immigrati illegali nelle città santuario sono “molto difficili” da arrestare perché sono a conoscenza dei loro diritti quando si trovano dinanzi alle incursioni dell’ICE.
Il fedelissimo del tycoon, che in passato aveva guidato l’agenzia, ha inoltre piegato che le stesse città santuario stanno ostacolando in qualche modo il piano delle deportazioni di massa promosso dal governo federale. “A Chicago sono stati istruiti su come sfidare o nascondersi dall’ICE”, ha spiegato Homan parlando dei clandestini, “Ho visto molti opuscoli di molte ONG: ‘Ecco come evitare che l’ICE ti arresti. Ecco cosa devi fare.’ Lo chiamano ‘Conosci i tuoi diritti’. Io lo chiamo ‘come sfuggire all’arresto'”.
Molto probabilmente, lo zar delle frontiere si riferiva ad un programma lanciato dal sindaco della città dell’Illinois, Brandon Johnson, denominato “Know Your Rights”. Tale campagna, incoraggia i cittadini le cui case vengono visitate dall’ICE e a non aprire la porta d’ingresso, a meno che gli agenti non abbiano un mandato firmato da un giudice.
Homan ha però dichiarato che tali tecniche non scoraggeranno i funzionari dell’agenzia: “Se dobbiamo giocare al gatto ed al topo, lo faremo fino a quando non andranno via”. Secondo i dati riportati dalla NBC, da quando Trump è tornato alla Casa Bianca, l’ICE ha effettuato non meno di 4.829 arresti.
Numeri che sono destinati inevitabilmente ad aumentare, viste anche le ultime disposizioni del governo federale, che ha “chiesto” all’agenzia di mantenere una media di circa 75 arresti quotidiani.
Nel frattempo, il presidente della commissione House Oversight and Government Reform, James Comer, ha annunciato l’apertura di una nuova indagine che coinvolgerà le città santuario. Quest’ultimo ha inoltre convocato i sindaci di Chicago (Johnson), Denver (Mike Johnston), Boston (Michelle Wu) e New York (Eric Adams) a testimoniare a Capitol Hill.
“Queste 4 città si distinguono per la loro totale incapacità di rispettare la legge federale”, ha dichiarato Comer, “gli abitanti di questi centri hanno sofferto a causa delle politiche di asilo”. “Tali politiche-ha aggiunto-ostacolano la capacità degli ufficiali federali di polizia di effettuare arresti sicuri e di rimuovere criminali pericolosi dalle comunità americane”.
I quattro sindaci si recheranno a Washinton il prossimo 11 febbraio. Al momento, un portavoce dell’amministrazione comunale di Boston ha affermato: “Siamo orgogliosi del fatto che la nostra città sia la più sicura degli Stati Uniti”.