Gli incendi devastanti che hanno colpito la California meridionale hanno costretto molte famiglie all’abbandono immediato delle loro abitazioni e dei loro compagni a quattro zampe. Mentre il fuoco continuava a divampare, centinaia di animali si sono ritrovati sfollati, feriti e separati dai proprietari.
In questo scenario di caos e distruzione, il rifugio Pasadena Humane, nella contea di Los Angeles, ha svolto un ruolo cruciale nel tentativo di riportare ordine e grazie ai microchip impiantati è riuscito a far riunire oltre 400 animali ai loro padroni. Tuttavia, oltre un centinaio, restano in attesa di una sistemazione.
Il processo di identificazione e riunificazione è stato complesso, come spiegato da Kevin McManus, portavoce del centro, che ha sottolineato l’importanza di estendere il periodo di attesa per il recupero delle bestiole a 30 giorni, un lasso di tempo più lungo rispetto ai tradizionali 21 giorni previsti nello Stato.
Molti degli animali sfollati sono stati portati al ricovero con ferite profonde. Presentavano ustioni alle zampe, disidratazione e necessitavano di cure immediate, con ossigeno e antidolorifici. Nonostante la difficoltà create dall’emergenza, il rifugio ha fatto il possibile per rendere l’ambiente sicuro e accogliente per i “pelosi”, grazie anche all’aiuto dei volontari.
I microchip hanno avuto comunque un ruolo decisivo nella rapida identificazione dei proprietari. McManus ha sottolineato come questa tecnologia abbia facilitato enormemente il lavoro, permettendo di risolvere rapidamente i casi più semplici.
Tuttavia, se entro il periodo previsto gli animali ancora in cerca delle loro famiglie non saranno stati collocati, entreranno in un percorso di adozione. Per chi desiderasse segnalare smarrimenti o ritrovamenti, può contattare il numero messo a disposizione 626-577-3752 o visitare l’apposita pagina Pet Connect.