A partire da questa settimana, i passeggeri che decideranno di volare con Spirit Airlines dovranno stare attenti a cosa indossano e, in alcuni casi, anche a coprire i loro tatuaggi prima di salire a bordo degli aerei della compagnia.
La società, infatti, ha rimodulato il contratto di trasporto, dichiarando che i viaggiatori “non saranno autorizzati a salire a bordo” o “potranno essere obbligati a lasciare il velivolo” se sono “a piedi nudi o vestiti in modo inadeguato, o se il loro abbigliamento o i loro articoli, compresa la body art, sono lascivi, osceni o offensivi”. Il documento, inoltre, riserva lo stesso trattamento anche a coloro che intendono salire a bordo con abiti ritenuti inadeguati, in quanto troppo scollati, trasparenti e che lasciano intravedere le parti intime del corpo.
Non è la prima volta che la compagnia invita i suoi clienti a leggere il regolamento di volo prima di riservare un posto sui suoi aerei. Lo scorso ottobre, due passeggere non vennero fatte salire a bordo in quanto indossavano un top che, secondo gli secondo gli standard della società, non rispettava i requisiti richiesti.
Recentemente, invece, un 43enne si trovava su un volo diretto a Los Angeles, portando con sé una felpa con la scritta “FVCK HATE WORLD TOUR”. Il personale di bordo, ha chiesto all’uomo, padre di 4 figli, di togliere l’indumento, in quanto poteva risultare offensivo a causa del “linguaggio osceno”. Nonostante il 43ene abbia obbedito, è stato successivamente accompagnato fuori dall’aereo. “Mi hanno letteralmente colto di sorpresa”, ha affermato “gli ho detto qualcosa tipo ‘siete seri?’”.
La Spirit Airlines non è l’unica compagnia, nel corso degli anni, ad aver adottato regolamenti di questo genere. Negli ultimi tempi, infatti, numerose società del settore hanno chiesto ai loro clienti di indossare outfit non troppo “provocanti” o in ogni caso “sobri” prima di salire in aereo. Come facilmente prevedibile, alcune aziende hanno ricevuto numerose critiche da parte di alcuni viaggiatori che sono tati “rimproverati” dal personale di bordo.
E’ quanto accaduto, ad esempio, nel 2022, quando Olivia Culpo, ex miss Universo, fu costretta ad indossare una felpa per coprire il top ed i pantaloncini che aveva addosso prima di poter viaggiare con l’American Airlines. Anche Tisha Rowe, una dottoressa di Houston, ha pubblicamente criticato la compagnia aerea con sede a Fort Worth per un incidente avvenuto nel luglio 2019, quando le è stato chiesto di coprire il suo vestito floreale con una coperta.
Anche Alaska Airlines è stata al centro di una vicenda simile, quando nel 2021 la passeggera Ray Lin Howard venne richiamata per i suoi shorts neri. Lo scorso anno, infine, Lisa Archbold venne fatta scendere da un aereo della Delta Airlines perché non indossava il reggiseno sotto la maglietta. La donna, in seguito, ha duramente criticato la società, affermando di essere stata trattata come una criminale.