Mercoledì il Presidente Donald Trump ha accolto nello Studio Ovale il conduttore di Fox News Sean Hannity, per la sua prima intervista pubblica da quando è tornato alla Casa Bianca per il suo secondo mandato; e naturalmente ha scelto la rete televisiva di Rupert Murdoch che gli è più vicina e più lo ha smaccatamente sostenuto negli ultimi anni.
Nel corso dell’intervista sono stati toccati diversi punti, a partire dall’esito delle elezioni dello scorso novembre, dai disastri naturali che hanno colpito la Carolina del Nord e gli incendi di Los Angeles, fino alle grazie presidenziali che Joe Biden ha firmato poco prima di lasciare la Casa Bianca.
Trump, fin da subito, ha argomentato che molte delle sfide che l’America sta affrontando sono “risolvibili”, ma che richiederanno “tempo, impegno e, sfortunatamente, denaro”. Tuttavia, non è entrato nei dettagli.
“Possiamo riportare il nostro Paese sulla giusta strada, ma se non avessimo vinto queste elezioni, credo davvero che il nostro Paese sarebbe stato perso per sempre”, ha dichiarato.
Per quanto riguarda il caso delle grazie presidenziali, Trump ha dichiarato ad Hannity che alla fine del suo primo mandato alla Casa Bianca gli era stata offerta la possibilità di graziare se stesso, ma aveva rifiutato.
“Mi è stata data l’opzione. Mi è stato detto: ‘Signore, vuole perdonare tutti, compreso se stesso?’. Ho risposto: “Non grazierò nessuno. Non abbiamo fatto nulla di male”, ha detto Trump.
Trump ha poi insinuato che il presidente Biden abbia commesso un grave errore nel non concedere la grazia a se stesso nelle sue ultime ore da presidente.
“Quest’uomo è andato in giro a concedere la grazia a tutti”, ha detto Trump. “E sapete, la cosa divertente, forse la cosa triste, è che non ha concesso la grazia a se stesso. E se ci fate caso, tutto ha a che fare con lui. Joe Biden ha dei pessimi consiglieri. Qualcuno ha consigliato a Joe Biden di dare la grazia a tutti tranne che a lui”, ha ribadito Trump; parole che è facile leggere come una minaccia.
Trump ha riferito ad Hannity che lascerà al Congresso la decisione finale di avviare o meno un’indagine su Biden e sulla sua scelta di concedere la grazia preventiva ai membri della sua famiglia e ai critici di Trump, come il generale in pensione Mark Milley, l’ex deputata Liz Cheney e i membri della commissione della Camera che ha indagato sull’attacco del 6 gennaio a Capitol Hill.
Il presidente ha poi criticato duramente l’Agenzia federale per la gestione delle emergenze (FEMA), suggerendo che gli Stati dovrebbero gestire autonomamente la risposta ai disastri naturali, pur continuando a ricevere fondi dal governo federale.
“La FEMA non ha fatto il suo lavoro negli ultimi quattro anni…. Ma se non c’è una sorta di leadership, le cose si complicano”, ha detto Trump. “E la FEMA sarà presto oggetto di una grande discussione, perché preferirei che gli Stati affrontassero i loro problemi da soli”.
A questo proposito, questo venerdì Trump si recherà, compiendo il suo primo viaggio presidenziale, in North Carolina e in California per dare sostegno e osservare gli sforzi di recupero dopo i disastri. Tuttavia, non è chiaro se incontrerà i rispettivi governatori, Josh Stein (NC) e Gavin Newsom (CA), entrambi democratici e suoi avversari politici.
Lunedì, Trump ha firmato un ordine esecutivo che incarica i dipartimenti di “convogliare più acqua” dalla California settentrionale a quella meridionale; l’ordine ha attirato le critiche dei Democratici, in particolare del deputato John Garamendi, rappresentante del distretto della California settentrionale, che ha replicato: “L’ordine esecutivo del Presidente è un palese stratagemma politico che non fa nulla per implementare metodi sostenuti dalla scienza che rafforzerebbero l’approvvigionamento idrico o sosterrebbero le capacità antincendio”.
Si è discusso anche di TikTok, un argomento che ha catalizzato l’attenzione dei media di tutto il mondo.
Nel suo primo giorno in carica, Trump ha intrapreso un’azione esecutiva per “salvare” l’app TikTok, che rischiava di essere bandita negli Stati Uniti dopo aver ignorato la legge bipartisan che le imponeva di interrompere i legami con la società madre cinese ByteDance. Ha quindi concesso a TikTok una proroga di 75 giorni e ha iniziato a lavorare su un accordo alternativo.
Trump ha ribadito a Hannity che qualsiasi dispositivo elettronico prodotto in Cina, dai telefoni ai computer, potrebbe essere usato per spiare gli americani.
“Abbiamo così tante cose fatte in Cina. Allora perché non ne parlano?”. Ha detto Trump. “La cosa interessante di TikTok, però, è che si ha a che fare con molti giovani. È così importante per la Cina spiare i giovani? Giovani che guardano video folli e cose del genere”.
Hannity ha poi posto al presidente una domanda sulla sua decisione di graziare le circa 1500 persone coinvolte nei disordini del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, che avevano anche esercitato violenza contro la polizia. “Sono stati rinchiusi per tre anni e mezzo… trattati peggio di quanto chiunque sia mai stato trattato. Così male. Sono stati trattati come i peggiori criminali della storia”, ha detto Trump. “L’altra cosa è questa. Alcune di queste persone hanno interagito con la polizia, è vero. Ma si è trattato di incidenti minori. Sono stati ingigantiti da alcuni individui falsi che sono sempre sulla CNN”, ha aggiunto.