L’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, si trova di fronte a un bivio decisivo riguardo al suo futuro politico. Dopo aver terminato il mandato e superato la recente sconfitta nelle elezioni presidenziali contro Donald Trump, i riflettori si accendono su un possibile ritorno in California, sua terra nativa, per una corsa alla carica di governatrice nel 2026.
La fine del suo ruolo nell’amministrazione Biden, ha segnato una svolta decisiva. Secondo diversi esperti e analisti, l’opzione più naturale per Harris potrebbe essere rappresentata dalla candidatura nel “Golden State”, considerando il suo alto profilo pubblico, il sostegno che ha tra i democratici del paese e l’assenza di valide figure per il ruolo. Tuttavia, una scelta del genere potrebbe comportare il sacrificio di una possibile nuova corsa presidenziale nel 2028, un obiettivo che non è affatto garantito.
Nonostante l’indiscrezione, Harris ha mantenuto un profilo basso riguardo ai suoi piani futuri. Alcuni osservatori suggeriscono che la sua decisione potrebbe non tardare ad arrivare, considerato che l’attuale governatore della California Gavin Newsom non potrà ricandidarsi dal 2026. Questo scenario potrebbe aprire un nuovo capitolo per la carriera della “leader delle minoranze” in una delle posizioni politiche più influenti degli Stati Uniti.
Grazie al passato, che l’ha vista divenire la prima donna vicepresidente e una delle figure più rilevanti nella scena americana contemporanea, l’avvenire potrebbe riservarle molteplici opzioni. Un’altra candidatura presidenziale nel 2028 potrà essere plausibile, ma saranno i democratici a valutare la sua performance nelle elezioni appena trascorse, dove, nonostante un consistente sostegno e una solida raccolta fondi, non è riuscita a prevalere su Trump.
Altre figure, tra cui Bill Whalen della Hoover Institution un centro studi americano di politica pubblica che promuove la libertà personale ed economica, suggeriscono che Harris, essendo ancora relativamente giovane e ben posizionata politicamente, potrebbe trovarsi a un crocevia importante.
Non solo la governatura della California le permetterebbe di continuare a servire il suo paese, ma potrebbe anche offrirle una nuova piattaforma per esercitare una significativa influenza politica. La decisione dipenderà probabilmente da come vorrà fare la differenza per i suoi elettori e quale ruolo riterrà più adatto per le sue ambizioni future.
In attesa di conferme, speculazioni e ipotesi hanno iniziato a rincorrersi. Se da un lato ci sono segnali che la vicepresidente potrebbe scegliere una carriera filantropica o private sector, molti la vedono ancora come una figura centrale nel panorama politico americano.
Chi conosce bene Harris, come la deputata Lateefah Simon, ritiene che la donna sia pronta a tornare alle sue radici, dove ha legami profondi, familiari e affettivi, tuttavia il suo futuro al momento appare ancora tutto da scrivere.