Come riferito dal Wall Street Journal, la nuova amministrazione Trump ha intenzione di promuovere un raid anti immigrazione a Chicago, probabilmente il giorno dopo l’Inauguration Day. L’operazione, che sarà portata a termine grazie al dispiegamento di 100 o 200 ufficiali della Immigration and Customs Enforcement, durerà per tutta la prossima settimana.
Una fonte a conoscenza dei piani della nuova amministrazione ha affermato che Chicago sarà solo il punto di partenza: misure di questo tipo, infatti, verranno successivamente adottate anche in altre aree del Paese. La fonte anonima ha lasciato intendere che le prossime città interessate dalle operazioni dell’ICE potrebbero essere Miami e New York.
In realtà, ad inizio dicembre, Tom Homan, il nuovo zar delle frontiere del governo Trump, aveva già rivelato che le deportazioni di massa di immigrati clandestini, promesse più volte dal presidente eletto, sarebbero iniziate proprio presso la principale città dell’Illinois.

“Chicago è nei guai perché il suo sindaco e il suo governatore fanno schifo”, affermò Homan nel corso di una festa organizzata dal Law and Order PAC e dal Northwest Side GOP Club, “Se il sindaco di Chicago non vuole aiutarci, può farsi da parte. Ma se ci ostacola o nasconde consapevolmente un immigrato clandestino, lo perseguirò”.
Quella dell’immigrazione è stata probabilmente la tematica principale portata avanti da Donald Trump durante l’ultima vittoriosa campagna elettorale. “Dopo il mio insediamento, daremo inizio alla più grande operazione di deportazione interna nella storia americana”, ha promesso a più riprese il leader MAGA nel corso di questi 12 mesi.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, Trump dovrebbe ora mobilitare le agenzie governative per deportare un numero record di immigrati, attingendo a tutte le risorse disponibili e facendo pressione sulle cosiddette giurisdizioni “santuario” affinché cooperino con la sua amministrazione. Il team di Trump intende prendere di mira i clandestini illegali nel paese con precedenti penali, molti dei quali, come le infrazioni alla guida, erano considerati troppo lievi per essere perseguiti, dall’amministrazione Biden.

La scelta di cominciare le operazioni da Chicago è stata presa sia per il gran numero di immigrati presenti in città, sia per i tesissimi rapporti che intercorrono tra il leader MAGA ed il sindaco democratico Brandon Johnson.
Anche altri grandi centri, come New York, Los Angeles, Denver e Miami, sono finiti nel mirino dell’amministrazione entrante e potrebbero presto diventare teatri di nuovi raid mirati.
Per agevolare tali operazioni, Trump sta valutando un’ampia gamma di modifiche per dare agli sceriffi più potere, con premi per le giurisdizioni che collaborano, e sanzioni finanziarie contro coloro che invece si oppongono a queste iniziative.