Bill Gates, cofondatore di Microsoft e noto filantropo, ha rivelato nei giorni scorsi alla caporedattrice del quotidiano statunitense Wall Street Journal, Emma Tucker, di aver cenato con il neo eletto Presidente Donald Trump, e di essere rimasto “impressionato” nel trovare il politico particolarmente interessato alle questioni di salute globale.
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione del capo di gabinetto entrante Susie Wiles e di Larry Cohen, amministratore delegato di Gates Notes, sono stati infatti trattati temi centrali come la lotta all’HIV e alla poliomielite.
Gates ha spiegato come la conversazione abbia spaziato su diversi argomenti legati al lavoro della sua fondazione, la Bill & Melinda Gates Foundation. Ha parlato in particolare degli sforzi in corso per sviluppare una cura per il virus dell’immunodeficienza, un progetto ancora in fase iniziale, ma che potrebbe beneficiare di innovazioni simili a quelle introdotte durante la pandemia di COVID-19. “The Donald”, secondo Gates, si è mostrato aperto all’idea di accelerare i progressi su questa ricerca.
Il magnate ha anche sottolineato l’importanza di un intervento globale contro la ricomparsa della poliomielite in aree critiche come Pakistan, Afghanistan, alcune parti dell’Africa e la Striscia di Gaza.
La serata conviviale si inserisce in una serie di incontri tra Trump e alcuni dei principali leader imprenditoriali, tra cui Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg che hanno contribuito a finanziare con cospicue donazioni la giornata dell’insediamento presidenziale prevista per il 20 gennaio. Il tycoon, in una recente sessione di domande e risposte con la stampa aveva sottolineato il suo intento nel voler collaborare con i grandi nomi dell’industria per affrontare questioni tecnologiche e promuovere l’innovazione.