Secondo un rapporto della Federal Trade Commission, l’agenzia federale che si occupa di prevenire pratiche commerciali fraudolente, diverse multinazionali della sanità hanno sovraccaricato i pazienti con rincari sui farmaci per le terapie. La pubblicazione del documento è stata approvata da tutti e cinque i nuovi commissari nominati da Donald Trump.
In cinque anni, fino al 2022, le tre aziende accusate – OptumRx del colosso assicurativo UnitedHealth Group, il suo concorrente Express Scripts di Cigna e Caremark Rx della catena di farmacie CVS – hanno guadagnato complessivamente 7,3 miliardi di dollari in entrate aggiuntive.
Secondo il rapporto, le aziende hanno fatto pagare il 22% dei farmaci salvavita esaminati con un sovrapprezzo del 1.000% del costo all’ingrosso. Una terapia, che in magazzino costava 10 dollari, in negozio è stata venduta a 110 dollari. Fra queste medicine ci sono l’Imatinib che viene utilizzata per trattare la leucemia e il Tadalafil per l’ipertensione polmonare. Altre, come la lamivudina per i pazienti sieropositivi, avevano una maggiorazione del quadruplo rispetto al prezzo all’ingrosso.
L’indagine mette in luce significative inefficienze nel sistema sanitario degli Stati Uniti, corrotto dalle assicurazioni che lucrano sui cittadini, dopo l’omicidio da parte di Luigi Mangione dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare Brian Thompson diventato un caso mediatico. Nell’ultimo mese, sotto l’hashtag #FreeLuigi, molte persone hanno raccontato sui social media la propria terribile esperienza con il colosso assicurativo, che ha negato il doppio delle richieste di risarcimento rispetto alla media del settore, secondo i dati di ValuePenguin.
Degli accusati, OptumRx di UnitedHealth ha dichiarato a Fortune di aver aiutato i pazienti idonei a risparmiare 1,3 miliardi di dollari nelle spese, ma di dover ancora finire di esaminare il rapporto. Caremark Rx di CVS ha invece criticato la Federal Trade Commission per aver incluso nell’analisi solo i farmaci generici, che “rappresentano una frazione minima della spesa dei clienti rispetto a quelli specialistici di marca” – altamente rischiosi e che richiedono anni di prove sperimentali – e ha aggiunto che i costi ad personam sono diminuiti per sette anni consecutivi.