La corsa disperata per una vita migliore si è trasformata in una tragedia nella miniera d’oro abbandonata di Buffelsfontein, in Sudafrica. Almeno 100 minatori sono morti per fame e disidratazione, mentre altri 500 sarebbero ancora intrappolati a 2,5 chilometri di profondità. A raccontare la vicenda è Sabelo Mnguni, portavoce del gruppo United in Action, che denuncia la gestione disumana della crisi.
L’estrazione illegale, diffusa nello Stato a causa della chiusura di giacimenti non più redditizi, ha portato i cosiddetti “zama zamas”, minatori irregolari, spesso ex dipendenti senza alternative, a scavare nelle cave abbandonate. A novembre, però, un’operazione della polizia ha sigillato il sito situato a circa un’ora di distanza da Città del Capo, le corde di accesso sono state rimosse e sono stati bloccati i rifornimenti di cibo e acqua.
Il risultato è stato catastrofico. Video registrati da un cellulare inviato in superficie mostrano corpi avvolti nella plastica e uomini emaciati che implorano aiuto.
Al momento soltanto 26 persone sono state tratte in salvo e fra i 18 corpi recuperati uno, esaminato, confermava il decesso a causa della malnutrizione. Mnguni, ha confermato che ci sono numerosi gruppi ancora bloccati nei vari tunnel.
Le azioni della polizia sono finite sotto accusa. Le organizzazioni come Mining Affected Communities United in Action, MACUA, che rappresentano le comunità colpite dalle attività minerarie, hanno denunciato l’uso della fame come strumento di pressione per costringere i cavatori ad abbandonare i giacimenti. Una sentenza di dicembre obbligava le autorità a permettere l’invio di cibo e medicine, ma per molti, aiuti e soccorsi sono arrivati troppo tardi.
La tragedia di Buffelsfontein è solo l’ultimo capitolo di una storia più ampia. Le miniere sudafricane chiuse per mancanza di profitti lasciano migliaia di persone senza lavoro. “I cercatori d’oro non sono criminali, ma vittime della povertà”, ha spiegato Mnguni, respingendo al mittente la narrazione che li associa a gruppi violenti o sindacati criminali.
Mentre la polizia e il governo cercano di concludere le operazioni di salvataggio, le famiglie delle vittime chiedono giustizia e risposte. In questi giorni, una delegazione governativa visiterà la miniera per monitorare i progressi e valutare le responsabilità di questa tragedia.
La vicenda, che mette a nudo le profonde disuguaglianze e le difficoltà strutturali del Sudafrica, evidenzia come approcci diversi avrebbero potuto evitare queste morti.