Tornerà alla Casa Bianca tra due settimane e da Mar-a-Lago, la sua Versailles stile Florida, Donald Trump ha tenuto la sua prima conferenza stampa dell’anno. I suoi discorsi sono diventati ultimamente sempre più confusi. Passa da un capitolo all’altro senza nessuna logica, senza un tracciato preciso. In politica interna nei giorni scorsi ha minacciato ferro e fuoco contro i suoi oppositori, vuole incriminare quanti hanno preso parte alla Commissione della Camera sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021 e i magistrati “corrotti” che lo hanno perseguito. Vuole rilasciare i “patrioti” condannati dai tribunali per aver malmenato gli agenti del Campidoglio.
Parlando delle sue visioni di politica estera, ha detto che vuole annettere agli Stati Uniti la Groenlandia, non escludendo l’uso della forza militare, mentre il figlio Don Jr. metteva piede a Nuuk, capitale dell’isola danese, in visita privata.
Il presidente eletto ha poi continuato i suoi affondi sul canale di Panama che vuole dichiarare proprietà nazionale, ma ha detto che anche il Canada potrebbe diventare il 51esimo Stato dell’Unione. Vuole cambiare il nome al Golfo del Messico in Golfo d’America. Poi ha parlato di dazi a Canada e Messico, ma ha anche messo in guardia gli alleati della Nato: la sua amministrazione intende chiedere un aumento delle spese per la difesa fino al 5% del Pil.
“Abbiamo un’inflazione – ha poi aggiunto Trump – a un livello che non abbiamo mai avuto prima. Nei prossimi quattro anni gli Stati Uniti decolleranno come una navicella spaziale”. Il successore di Joe Biden ha poi annunciato che cancellerà “immediatamente” la decisione di mettere al bando le trivellazioni off-shore. “Noi trivelleremo e lo faremo in molti posti e i prezzi dell’energia andranno giù fino a un livello molto basso”.
Molte le critiche a Biden anche per la sua politica estera. “Noi abbiamo sconfitto l’Isis. Non abbiamo avuto guerre e ora ci ritroviamo un mondo che brucia con Russia, Ucraina e Israele”, ha detto aggiungendo che la cattiva gestione del ritiro americano dall’Afghanistan ha “ispirato la Russia a invadere l’Ucraina”. “Ereditiamo una situazione difficile dall’Amministrazione uscente che ha fatto di tutto per renderla ancora più difficile”.
Un discorso bizzarro, pieno di minacce e senza molto senso, che fa seguito alle dichiarazioni passate quando affermava che avrebbe fatto fare subito la pace a Ucraina e Russia, che avrebbe fatto cessare la guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Trump ha anche detto che la mano di Dio lo ha salvato dall’attentato in Pennsylvania, che gli immigrati illegali hanno trasformato l’America in una discarica. Che l’aumento della criminalità è dovuto all’immigrazione illegale. Che gli haitiani a Springfield, in Ohio, e quelli di Aurora, in Colorado, mangiano i cani e i gatti dei vicini di casa. Nei giorni scorsi aveva trasformato il terrorista dell’attentato di New Orleans, nato negli Stati Uniti e militare decorato, in un immigrato illegale.
Sin dal primo giorno che Trump era entrato nell’Ufficio Ovale nel 2016 si era immerso nel suo mondo surreale negando l’evidenza e promuovendo l’immaginario. I “fatti alternativi”, come l’allora sua assistente Kellyanne Conway aveva definito le sue “realtà”, erano diventate la norma. Il numero dei partecipanti all’Inauguration Day del 2017 è stato duplicato. “La splendida giornata di sole” di quella occasione si scontra con le immagini che mostravano l’ex presidente George W. Bush che si copre la testa con un poncho di plastica per ripararsi dalla pioggia. E da lì è stato un crescendo di fantasiose immaginarie situazioni spacciate per fatti accaduti. Non solo le elezioni del 2020 erano state truccate, ma anche quelle vinte da lui nel 2016: Hillary Clinton, che perso per via del farraginoso sistema dei collegi elettorali, aveva ottenuto più di 3 milioni di voti di lui ma secondo Trump “perché 3 milioni di illegali hanno votato per lei”. E ancora oggi, dopo anni di smentite e con il certificato di nascita reso pubblico, continua a sostenere che l’ex presidente Barack Obama sia nato in Kenya.
I suoi casi giudiziari, i pagamenti in nero alla pornoattrice Stormy Daniels, le carte top secret portate e nascoste a Mar-a-Lago. I piani per ribaltare il risultato elettorale del 2020 e l’incitamento ai suoi seguaci per bloccare al Congresso la certificazione elettorale della vittoria di Biden, la telefonata al segretario di Stato della Georgia, per trovargli i 12 mila voti per farlo vincere. Il valore e le dimensioni dei suoi immobili che crescevano quando elencava i suoi “asset” e diminuivano nelle dichiarazioni dei redditi. Trump ha accusato gli inquirenti di essere vittima di una caccia alle streghe. Accuse che secondo lui, sono state usate per danneggiarlo politicamente. Giudici e inquirenti corrotti che hanno ordito congiure contro di lui, innocente, vittima di un linciaggio mediatico e giudiziario.
Secondo i suoi parenti, che non fanno parte della corte di Mar-a-Lago, cioè Mary e Fred III, figli del fratello più grande di Trump Fred Jr., lo zio è un mitomane egocentrico narcisista, ma soprattutto un bugiardo con la faccia tosta convinto che ripetere una bugia mille volte la trasformi in verità. La sorella di Trump, che è stata magistrato federale, scrive il Washington Post, parlando al telefono con la nipote Mary affermava: “Tutto quello che vuole è fare appello alla sua base. Non ha principi. Nessuno. Nessuno. E la sua base, voglio dire mio Dio, se fossi una persona religiosa, vorrei aiutare le persone, non fare quello che fa lui”. Barry, che è scomparsa due anni fa, era inorridita da come il fratello allora 74enne operava come presidente. “I suoi dannati tweet e le sue bugie, oh mio Dio – disse nella telefonata. – Sto parlando troppo liberamente, ma sai. Il cambio di storie. La mancanza di preparazione. Le bugie. Santo cielo”.
A novembre gli americani lo hanno scelto. Gli elettori hanno preferito accettare le sue bugie alle verità sui suoi numerosi misfatti. Ora torna alla Casa Bianca e sta alzando il tiro, non più solo i suoi avversari politici o i magistrati, o i giornalisti che gli rinfacciano le sue bugie, ma anche i “vicini”, Canada e Messico e poi Panama e Danimarca.