Una pugnalata alle spalle. È quella che (metaforicamente) il miliardario sudafricano-statunitense Elon Musk ha assestato nei confronti di Nigel Farage, fondatore del partito di ultra-destra britannico Reform UK – e che ora, a detta di Musk, dovrebbe farsi da parte.
Dopo giorni di elogi pubblici del secondo nei confronti del primo, apostrofato da Farage come un “eroe” e un personaggio in grado di rendere il partito più “cool” agli occhi del pubblico grazie alle decine di tweet di Musk contro il premier laburista Keir Starmer e a favore della formazione populista, improvvisamente il magnate di Tesla e SpaceX ha suggerito che Reform UK debba trovarsi un nuovo leader.
“Reform UK ha bisogno di un nuovo leader. Farage non ha quello che serve”, ha scritto il miliardario sul suo profilo su X (ex Twitter). Musk ha suggerito come possibile successore Rupert Lowe, uno dei cinque deputati del partito, le cui dichiarazioni online sono state definite dal magnate come “molto sensate”, pur ammettendo di non averlo mai incontrato di persona.
La spaccatura tra i due amici si è acuita dopo che Farage si è rifiutato di sostenere la richiesta di Musk di liberare Tommy Robinson, attivista di estrema destra attualmente in carcere per disobbedienza a un ordine del tribunale. “Tommy Robinson non è adatto per il nostro partito. Noi puntiamo a vincere le prossime elezioni generali, e lui non è ciò di cui abbiamo bisogno”, aveva dichiarato Farage mentre Musk conduceva su X una campagna per la liberazione dell’uomo che nel 2021 ha diffamato un rifugiato siriano e ha alle spalle accuse di frode, falsi documenti e aggressione a pubblico ufficiale.
Un fulmine a ciel sereno se si considera che meno di un mese fa lo stesso Farage e il tesoriere del partito, Nick Candy, avevano discusso con Musk delle strategie politiche e finanziarie di Reform UK in una serie di incontri a porte chiuse, di cui uno a Mar-a-Lago.
Musk non ha risparmiato critiche nemmeno al ministro del governo laburista Jess Phillips e al leader del partito laburista, Sir Keir Starmer. Musk ha accusato Phillips di “meritare di essere in prigione” per aver ostacolato un’inchiesta su presunti abusi sessuali compiuti da immigrati pakistani su giovani minorenni a Oldham, e ha attaccato Starmer per non aver portato i “banditi dello stupro” alla giustizia durante il suo mandato come direttore delle pubbliche accuse. In un tweet, Musk ha persino chiesto a Re Carlo di sciogliere il parlamento per rimuovere Starmer e tenere nuove elezioni.
Il nodo del contendere è il presunto “stupro sistematico” di giovani ragazze da parte di bande organizzate di adescatori, principalmente di origine indo-pakistana, a Rotherham, in Cornovaglia, nel Derbyshire, a Rochdale e a Bristol. Che in alcuni casi, secondo Musk, non sarebbero stati efficacemente indagati da membri di alto profilo del Labour per non apparire razzisti.
Wes Streeting, segretario alla salute dell’opposizione, ha definito le accuse di Musk una “diffamazione vergognosa”, mentre Starmer ha programmato una risposta ufficiale per lunedì.