Il programma statale di New York, che prevede il rilascio di migliaia di fagiani allevati in cattività per la caccia, è sotto accusa. Molti lo definiscono una “crudeltà sponsorizzata dallo stato”, con la maggior parte degli uccelli che muore per incidenti stradali, predatori, fame o freddo. E anche i cacciatori si trovano a fare di fatto tiro a segno con animali quasi addomesticati, allevati in cattività. Il programma, attivo dal 1908 e finanziato con 1,4 milioni di dollari quest’anno, mira a introdurre i giovani alla caccia. Ma alcuni legislatori dello Stato di New York sperano di porvi fine attraverso un disegno di legge che sarà presentato il mese prossimo. Anche l’esperto John Di Leonardo, che si occupa della salute e della sicurezza della fauna selvatica, ha definito questa pratica “carneficina aviaria” poiché si traduce in una vera e propria “macellazione di massa”.
Nell’ambito del programma, lo stato di New York alleva fagiani per la stagione di caccia, che si apre ufficialmente dal 1 novembre a dicembre a Long Island e da ottobre a febbraio in gran parte del territorio di New York. Gli esemplari che vengono rilasciati per la caccia sono fagiani dal collo ad anello non originari della zona e allevati in cattività. Il loro rilascio sul territorio avviene bruscamente e questi animali si trovano disorientati e disadattati in un ambiente che non hanno mai conosciuto in precedenza e di cui non hanno alcuna esperienza che gli consenta di sopravvivere. Inoltre, sottolinea Di Leonardo- “non hanno sviluppato alcun timore verso i cacciatori o i predatori naturali, pertanto non hanno imparato a difendersi da loro”. L’esperto spiega che ciò li rende prede fin troppo facili per i cacciatori e la maggior parte di essi muoiono precocemente investiti dalle automobili o perchè vengono facilmente attaccati dai predatori.
Come riporta il New York Times, gli attivisti per i diritti degli animali e i gruppi di caccia riferiscono che la stragrande maggioranza degli uccelli muore entro poche settimane dal rilascio. “Ciò è assurdo e rende lo Stato di New York complice del massacro degli animali”, ha detto Linda B. Rosenthal, un membro democratico dell’Assemblea di Stato di Manhattan e autrice del disegno di legge che vuole porre fine al programma. “Non c’è motivo per cui lo stato debba impegnarsi in questa pratica”, sottolinea.
Alcuni cacciatori esperti come Rob Jagodzinski considerano la caccia di animali cresciuti in cattività un attività poco sportiva, proprio perchè si tratta di animali “svantaggiati”. In questo senso Jagodzinski, che caccia fagiani selvatici e altra selvaggina nelle Catskills e fa parte di gruppo Facebook dedicato, afferma: ”Per alcune persone la caccia è un errore, ma c’è anche un aspetto sportivo in questa attività”.