Secondo il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, la Russia sta trattando i soldati nordcoreani dispiegati in Ucraina come “sacrificabili”, in pratica carne da macello, inviandoli in operazioni di terra impossibili.
“È chiaro che i leader militari russi e nordcoreani stanno trattando queste truppe come sacrificabili, ordinando di andare all’assalto senza speranza contro le difese ucraine”, ha detto Kirby durante un incontro con la stampa. “Questi soldati nordcoreani sembrano essere profondamente indottrinati e proseguono l’assalto anche quando è chiaro che non avrà successo”, ha aggiunto.
Secondo Kirby, il massacro e le missioni fallite per i soldati nordcoreani hanno portato a numerosi suicidi: “Abbiamo anche notizie di soldati nordcoreani che si sono tolti la vita piuttosto che arrendersi alle forze ucraine, probabilmente per paura di rappresaglie contro le loro famiglie in Corea del Nord in caso di cattura”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato due giorni fa la morte di alcuni soldati nordcoreani poco dopo la cattura come prigionieri di guerra: “Oggi abbiamo ricevuto notizie su diversi soldati della Corea del Nord che i nostri combattenti sono riusciti a catturare. Ma erano gravemente feriti e non è stato possibile rianimarli”, ha detto Zelensky. “È una delle manifestazioni della follia di cui sono capaci le dittature”, ha dichiarato. “La nazione coreana non dovrebbe perdere il suo popolo nelle battaglie in Europa”.
Zelensky ha esortato la Cina a esercitare pressioni sul dittatore nordcoreano Kim Jong Un e sui dirigenti di Pyongyang in generale, affinché facciano marcia indietro nel loro appoggio alla Russia.
Kirby ha citato le numerose perdite riportate dai soldati nordcoreani: “La nostra stima è che, ad oggi, le forze di Pyongyang abbiano subito più di 1.000 morti o feriti solo nell’ultima settimana in cui hanno combattuto in prima linea”.