Elon Musk ha criticato MacKenzie Scott, cofondatrice di Amazon con l’ex marito Jeff Bezos, per aver donato miliardi di dollari a organizzazioni no-profit che promuovono equità razziale, giustizia sociale, diritti LGBTQ+ e protezione degli immigrati. Sono regali “preoccupanti”, ha commentato sul suo profilo X l’uomo più ricco del mondo, anche proprietario della piattaforma, di Tesla e di SpaceX.
Scott ha donato oltre 19 miliardi di dollari a più di 2.450 organizzazioni dal 2019, pur mantenendo un patrimonio netto superiore a 30 miliardi di dollari, scrive Business Insider. Musk ha repostato un tweet di John LeFevre che criticava la filantropa perché “non si presta abbastanza attenzione all’impatto che sta avendo sull’andamento del mondo”.
L’insofferenza di Musk verso Scott viene da lontano. Nel 2022, il Ceo di Tesla ha dichiarato che il Partito Democratico stava dando priorità a comitati di azione politica e non alle sue aziende in base alle donazioni della filantropa. Lo scorso marzo, in un tweet ora cancellato, il Ceo di Tesla aveva accusato Scott di far parte del club di “ex mogli super ricche che odiano il loro ex marito” – senza avere conferme della veridicità di questa voce – e che questa categoria di donne sono fra le “ragioni per cui la civiltà occidentale è morta”. Poco tempo dopo, l’ex di Bezos ha annunciato di raddoppiare i suoi contributi distribuiti su 361 organizzazioni a 640 milioni di dollari.
Musk, come molti altri, non ricorda che Scott ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione di Amazon. È stato grazie al suo aiuto che Bezos ha potuto lanciare la ditta e ha collaborato a scriverne il piano aziendale. Anche da avviata, era parte attiva nella gestione dell’azienda. Per questo l’ex marito al momento del divorzio le ha dovuto cedere circa 38,3 miliardi del patrimonio.