Washington potrebbe riprendersi il controllo del Canale di Panama se la repubblica centroamericana non dovesse rispettarne la neutralità. Parola di Donald Trump, che in un post su Truth Social ha accusato Panama di sovraccaricare le navi americane e ha insinuato che ci siano clausole nel trattato che giustificherebbero un intervento diretto degli Stati Uniti.
“Se i principi morali e legali di questo atto magnanimo verranno violati, chiederemo il ritorno completo e incondizionato del Canale di Panama sotto il controllo degli Stati Uniti”, ha scritto Trump, senza però spiegare quali violazioni avesse in mente.
Molti credono che il repubblicano sia preoccupato per la crescente influenza dii Pechino in America Latina. A gestire i porti alle due estremità del canale è infatti una compagnia di Hong Kong (territorio cinese), malgrado non ci siano prove che Pechino controlli effettivamente le sue operazioni. Il canale rimane comunque sotto il controllo dell’Autorità del Canale di Panama, un ente indipendente del governo panamense.
Con quasi 14.000 transiti all’anno, il canale di Panama è una delle arterie vitali per il commercio globale, collegando le economie di Americhe, Asia ed Europa.
Nel 1903, gli Stati Uniti avevano concluso un accordo con la neocostituita Repubblica di Panama per costruire e controllare il canale, creando un collegamento fondamentale tra l’Atlantico e il Pacifico che di fatto ha dimezzato i tempi di percorrenza. In cambio, Washington garantiva la neutralità dell’infrastruttura e condivideva i ricavi con Panama.
Contestualmente fu istituita anche la Zona del Canale di Panama, un territorio sovrano statunitense che venne però restituito ai panamensi negli anni ’70 grazie a un accordo tra il presidente democratico Jimmy Carter e il leader panamense Omar Torrijos.
I trattati del 1977 trasferirono il controllo del canale a Panama entro la fine del 1999, ma riservarono agli Stati Uniti il diritto di intervenire per difendere la neutralità contro minacce esterne.
A detta degli esperti legali le minacce di Trump non hanno una solida base legale. Gli accordi, infatti, garantiscono la sovranità di Panama e non lasciano intravedere – almeno allo stato attuale delle cose – alcuno spiraglio per la riacquisizione USA.