Le indagini della FBI sul gruppo cristiano “Two by Twos” continuano a riportare sotto la luce dei riflettori una serie di vicende agghiaccianti. Numerose persone che facevano parte della comunità, hanno infatti denunciato le molestie e gli abusi subiti in passato, dagli stessi predicatori.
Al tempo, le vittime erano minorenni: hanno affermato che i leader del movimento, per anni, hanno protetto i loro aguzzini, chiedendo ai giovani di perdonare i “peccati commessi”, e trasferendo i predicatori presso altri luoghi, in cui convivevano con famiglie che non erano a conoscenza dei loro crimini. Stando a quanto spiegato dai sopravvissuti, queste violenze sarebbero avvenute in oltre 30 paesi nel mondo: sulle varie pagine e siti online, le vittime hanno documentato le accuse contro più di 900 abusatori.
Alcuni di questi son finiti in galera, ma la setta ha in gran parte evitato ripercussioni legali, protetta dalla sua struttura decentralizzata, dalle finanze nascoste e dalle leggi statali che limitano i tempi per le accuse penali. Il gruppo fu fondato in Irlanda nel 1897 da William Irvine.
Iniziò a crescere sempre di più quando i predicatori volontari, detti “lavoratori”, cominciarono a vivere “a due a due” nelle case delle famiglie dei seguaci. A differenza dei Boy Scout o della Chiesa cattolica, che hanno pagato miliardi alle vittime di abusi sessuali, l’avversione della setta per la proprietà la lascia, apparentemente, senza beni materiali che potrebbero essere usati per pagare i risarcimenti.
“Cresci con questa idea che hai degli angeli in casa tua”, ha raccontato Lisa Webb, una donna del Michigan che subì degli abusi quando aveva solo 11 anni, “non possono sbagliare, quindi non fai alcun tipo di opposizione. Hanno creato la tempesta perfetta, per questo tipo di azioni”.
Sheri Autrey, della California, aveva invece soltanto 14 anni quando il predicatore 28enne che abitava in casa sua iniziò a molestarla, intrufolandosi in camera sua durante la notte. La madre della ragazzina denunciò inizialmente la vicenda al supervisore legale della setta, che però si rifiutò di avvertire le altre famiglie della zona.
Un lavoratore del Perù, Americo Quispe, fu invece mandato a Garland, Texas, nei primi anni del 2000 dopo aver dovuto affrontare accuse di comportamento inappropriato nel suo paese d’origine. Ben presto trovò nuove vittime. Alcune famiglie si rivolsero alla polizia: l’uomo, però, tornò in Perù prima che potesse essere arrestato. Quispe è stato poi dichiarato colpevole di molestie nel suo Paese, e condannato a 30 anni.
Per anni, i leader della setta hanno chiesto alle famiglie delle vittime di non denunciare le malefatte dei predicatori, e di perdonarli per i loro “peccati”. Alcuni dei sopravvissuti, tuttavia, hanno deciso di documentare le violenze subite da adolescenti, in particolar modo dopo la misteriosa morte di Dean Bruer, un altro lavoratore della setta nonché un predatore sessuale.
Grazie alle numerose testimonianze delle vittime, inoltre, la sede distaccata dell’FBI a Omaha, nel Nebraska, ha annunciato l’apertura di un’indagine nei confronti del “Two by Twos”.