È capitato a tutti: una melodia si insinua nella mente e non vuole più andare via. Non è solo una sensazione fastidiosa: è un fenomeno studiato dalla scienza, che lo definisce “earworm” o “verme dell’orecchio”.
Secondo Kelly Jakubowski, professoressa associata di psicologia musicale presso l’Università di Durham in Inghilterra, oltre il 90% delle persone sperimenta almeno una volta alla settimana questa situazione, che di solito si manifesta come un frammento musicale di circa venti secondi ripetuto ossessivamente nella testa.
Non tutti, però, ne sono infastiditi: Jakubowski spiega che due terzi delle persone considerano gli “earworm” innocui, mentre per altri possono trasformarsi in un tormento lungo giorni.
Una delle cause principali è l’esposizione: ascoltare frequentemente una musica aumenta le probabilità che si “blocchi” nella mente. Testi intensi e una diffusione capillare contribuiscono a renderla impossibile da ignorare.
Ls professoressa cita anche uno studio di Callula Killingly, ricercatrice presso la Queensland University of Technology, che ha dimostrato come l’orecchiabilità di una canzone e l’esposizione ad essa si rafforzino a vicenda. Brani con ritmi veloci, melodie semplici ma distintive e intervalli musicali sorprendenti tendono a “rimanere incollati” più facilmente. È il caso del riff di Smoke on the Water dei Deep Purple, del ritornello di Bad Romance di Lady Gaga e dell’iconica Can’t Get You Out of My Head di Kylie Minogue.
Se si resta imprigionati da un “earworm”, esistono comunque strategie scientificamente provate per liberarsene. La prima soluzione è ascoltare o pensare a un’altra musica: Jakubowski spiega che il cervello non riesce a processare due pezzi contemporaneamente, e questo semplice stratagemma può rimuovere la canzone persistente. È meglio scegliere un motivo familiare ma non troppo coinvolgente: studi suggeriscono, ad esempio, che il patriottico canto popolare inglese God Save the King, grazie alla sua monotonia, sia particolarmente efficace.
Un’altra tattica insolita ma sorprendentemente valida consiste nel masticare una gomma. Una ricerca del 2015 condotta dall’Università di Reading in Inghilterra, ha dimostrato che masticare interrompe i meccanismi cognitivi alla base degli “earworm”.
Se la mascella è occupata, la mente non riesce a “canticchiare”. Tuttavia, l’esperta avverte, è fondamentale procedere con energia e, soprattutto, evitare di seguire inconsapevolmente il ritmo della canzone, onde ottenere l’effetto opposto.
In ogni caso se anche questi esperimenti dovessero fallire, basta ricordare che, come ogni tormentone, alla fine, passerà.