Prima conferenza stampa di Donald Trump dopo che ha vinto le elezioni. Per quasi un’ora nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, ha presentato alcuni suoi piani di governo, poi ha risposto alle domande dei giornalisti.
All’inizio della conferenza stampa Trump è arrivato insieme all’amministratore delegato di Softbank, Masayoshi Son. La società giapponese – ha annunciato il presidente eletto – effettuerà un “investimento storico da 100 miliardi di dollari in America e creerà almeno 100.000 posti di lavoro”.
Trump ha parlato di un ritrovato ottimismo sull’economia americana, poi, come è suo stile, anche se con toni molto più pacati, è saltato da un argomento all’altro affrontando temi diversi come i vaccini, Tik Tok, l’Ucraina e la Russia, i tagli delle tasse, il possibile perdono presidenziale al sindaco della Grande Mela Eric Adams, la costruzione del muro lungo il confine (questa volta, però non ha detto che lo pagherà il Messico) e ha accusato l’amministrazione Biden di nascondere la verità sui recenti avvistamenti di droni in New Jersey e a New York. “Il governo sa cosa sta succedendo – ha detto il presidente eletto. – I nostri militari sanno da dove sono decollati. Se è un garage, possono entrarci direttamente. Sanno da dove è venuto e dove è andato. E per qualche motivo non vogliono commentare. Voglio dire: volano sopra Bedminster – facendo riferimento al club del golf che possiede nel New Jersey dove trascorre molto tempo quando si reca nel Tri-State. – Penso che forse per ora non ci trascorrerò i weekend”.

La prima parte della conferenza stampa è stata per molti versi un ritorno al passato, quando Trump, senza molto filo logico, spaziava da un argomento all’altro. In un’autoriflessione ha detto che ora, dopo la rielezione, viene trattato meglio dalla maggioranza dei parlamentari repubblicani che si è congratulata con lui offrendo l’aiuto per implementare la sua agenda. E così è stato anche con gran parte del mondo finanziario e imprenditoriale. “Durante il mio primo mandato, tutti mi combattevano – ha ammesso. – Ora, tutti vogliono essere miei amici”. Ha fatto capire che il governatore della Florida, Ron De Santis, che non era d’accordo con la nomina di sua nuora, Lara Trump, attuale copresidente del Partito Repubblicano, al seggio di Marco Rubio, una volta che questi sarà nominato segretario di Stato, ha cambiato idea. “Alla fine ha preso la decisione giusta”.
Ha elogiato Pete Hegseth, il suo candidato a segretario della Difesa, e Robert F. Kennedy Jr., nominato come segretario della Salute e dei Servizi Umani. “È molto più aperto di come ritenete, altrimenti non l’avrei scelto”, aggiungendo di credere nell’efficacia del vaccino antipolio. Questa nomina ha sollevato molte reazioni al Congresso, per le sue posizioni no vax del figlio di Robert Kennedy che nei prossimi giorni incontrerà i senatori. Trump ha poi chiarito che personalmente è contrario all’obbligatorietà dei vaccini, poiché in generale non è favorevole a qualsiasi obblighi imposti dal governo federale.

Non ha voluto rispondere al giornalista che gli ha chiesto se aveva parlato con Putin dopo le elezioni, ma ha ripetuto che la Russia non avrebbe invaso l’Ucraina se lui fosse stato alla Casa Bianca, aggiungendo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe essere pronto a fare un accordo con Mosca per fermare la “carneficina”, senza specificare a cosa dovrebbe rinunciare. “Parlerò con Putin e parlerò con Zelensky. Il numero di soldati uccisi da entrambe le parti è astronomico. Farò di tutto per fermare la guerra”. Poi Trump ha ammesso di “non aver invitato Zelensky alla cerimonia di insediamento. Se vuole venire, lo accoglierò con piacere”.
A un’altra domanda in cui gli veniva chiesto quale fosse la sua posizione ora dopo la caduta di Assad in Siria, ha risposto che sarebbe poco saggio ammettere di sostenere un attacco preventivo alle strutture nucleari dell’Iran. Tuttavia ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dei conflitti nella regione.

Trump avrebbe preso in considerazione l’idea di concedere la grazia presidenziale a Eric Adams, il sindaco di New York City, incriminato in un’indagine federale per corruzione. “Penso che sia stato trattato in modo piuttosto ingiusto”. Parlando direttamente ai giornalisti, ha definito la stampa “molto corrotta” e ha promesso di continuare a perseguire azioni legali contro i media che ritiene non lo abbiano citato in modo corretto. Aveva intenzione di citare in giudizio il Des Moines Register per aver condotto un sondaggio prima delle elezioni che si è rivelato sbagliato. E stava perseguendo un’azione legale contro “60 Minutes” della CBS News. “Dobbiamo rimettere in riga la stampa, che è molto corrotta. Quasi corrotta quanto le nostre elezioni”.
Ha anche fatto un breve commento sull’uccisione di Brian Thompson, il dirigente della società di assicurazione medica assassinato la settimana scorsa a Manhattan. Ha definito “terribile” il fatto che le persone sui social abbiano celebrato l’omicidio. “È stato fatto a sangue freddo – ha dichiarato Trump, rispondendo a una domanda. – Un omicidio orribile e vedere la gente che era contenta…”. Del sospettato assassino, Luigi Mangione, il presidente eletto lo ha descritto come “malato”. Sui social molti americani hanno celebrato l’uccisione del Ceo, frustrati dalle condizioni del sistema privato americano della sanità in cui le cure sono spesso negate dalle società assicurative.
Ha poi parlato di Elon Musk e Vivek Ramaswamy ai quali affiderà l’incarico di tagliare 2 trilioni di dollari dal bilancio federale annuale di 6,8 trilioni di dollari “senza avere alcun impatto sulle persone”.
Ma i conti, in questo caso, non tornano. Se si escludono i tagli alla Social Security, al Medicare e alla Difesa, come afferma il presidente eletto, tagliare 2 trilioni di dollari comporterebbe la chiusura di quasi tutto il resto dell’apparato federale.