La famiglia Murdoch come il serial tv Succession. Il 93enne editore multimiliardario avrebbe voluto che il figlio maggiore, Lachlan, prendesse il controllo esclusivo degli investimenti della famiglia, in una mossa che di fatto avrebbe escluso gli altri suoi figli: James, Elisabeth e Prudence. Una richiesta che è stata bocciata oggi da un giudice del Nevada che ha respinto il tentativo del patriarca Rupert di modificare il trust familiare per consolidare il controllo del maggiore Lachlan sul suo impero mediatico e bloccare l’orientamento editoriale di destra di Fox News.
Il magistrato, Edmund J. Gorman Jr., ha concluso che padre e figlio avevano agito in “malafede” nel loro tentativo di modificare il trust irrevocabile, che divide equamente il controllo della società tra i quattro figli maggiori di Murdoch, dopo la sua morte.
La sentenza è stata a tratti caustica. A un certo punto del suo parere di 96 pagine, il giudice Gorman definisce il piano di cambiare il trust come una “farsa attentamente elaborata” per “consolidare in modo permanente i ruoli esecutivi di Lachlan Murdoch” all’interno dell’impero “indipendentemente dagli impatti che tale controllo avrebbe sulle aziende o sui beneficiari”.
La battaglia sul trust di famiglia non riguarda i soldi (Murdoch non voleva ridurre le partecipazioni finanziarie dei suoi figli nella società), ma piuttosto il futuro controllo dell’impero mediatico conservatore più potente al mondo, che include Fox News, The Wall Street Journal, The New York Post e i principali quotidiani e canali televisivi in Australia e Gran Bretagna.
Murdoch ha da tempo intenzione di lasciare in eredità questi conglomerati mediatici ai suoi figli, proprio come suo padre aveva lasciato la sua società editrice molto più piccola a lui e alle sue sorelle. Ma è anche determinato a preservare l’impegno conservatore del suo impero e conciliare questi due desideri è diventata una sfida crescente per lui.
Rupert Murdoch Loses Succession Battle, Nevada Official Rules, Cites Mogul’s “Bad Faith” On Family Trust; Appeal Coming, Lawyer Tells NYT https://t.co/UpV2wCK2yG pic.twitter.com/zaaIxxo0Wk
— Deadline (@DEADLINE) December 9, 2024
Le dispute hanno lacerato i Murdoch in passato, in particolare durante lo scandalo delle intercettazioni telefoniche in Gran Bretagna nel 2010 e nel 2011, quando Elisabeth ha cercato di convincere suo padre a licenziare James, che all’epoca supervisionava le operazioni britanniche dell’azienda. Ma questa particolare battaglia, iniziata con una subdola manovra legale per modificare un trust inviolabile, non ha eguali nella storia della famiglia. Ha fatto emergere le dispute, le alleanze e i tradimenti, tra fratelli.
Le carte processuali hanno rivelato che i figli di Murdoch avevano iniziato due anni fa a discutere segretamente della strategia dopo la morte del padre. A dare il via a queste discussioni è stato l’episodio del dramma della HBO Succession, ha scritto il magistrato, “in cui il patriarca della famiglia muore, lasciando la sua famiglia e la sua attività nel caos”. L’episodio ha spinto il rappresentante di Elisabeth presso il trust, Mark Devereux, a scrivere un “memorandum di Successione” inteso a evitare che si ripetesse quello che era successo nella fiction televisiva nella vita reale.
La sentenza, pur essendo significativa, non è la parola finale nel caso. Il magistrato agisce come un “special master” che soppesa la testimonianza e le prove e sottopone una risoluzione raccomandata alla Corte testamentaria. Spetta ora a un giudice distrettuale ratificare o respingere tale raccomandazione. Anche in quel caso, la parte perdente è libera di contestare la determinazione, il che potrebbe precipitare un nuovo intenso ciclo di contenzioso.
Murdoch ha fondato il Murdoch Family Trust nel 2006, anni dopo aver sposato la sua terza moglie, Wendi Deng, e aver avuto due figli, Grace e Chloe. In base al trust, mantiene il controllo dell’azienda fino alla sua morte, momento in cui le sue azioni con diritto di voto saranno distribuite equamente tra i suoi quattro figli più grandi.
L’accordo iniziale di trust doveva essere vincolante, il prodotto di un accordo che Murdoch aveva negoziato con la sua seconda moglie, Anna, la madre di Lachlan, Elisabeth e James, che era preoccupata che avrebbe lasciato in eredità una quota uguale di controllo e capitale ai bambini piccoli che aveva avuto con Wendi Deng. A quei figli più giovani è stata infine data una quota finanziaria pari nell’impero multimiliardario di Murdoch, ma nessun diritto di voto. Tuttavia, il linguaggio del trust includeva una clausola che dava a Murdoch il diritto di apportare modifiche a condizione che agisse nel migliore interesse dei suoi beneficiari.
L’altro figlio di Murdoch, James, che ha lasciato l’azienda e non è in buoni rapporti con suo padre e suo fratello, era stato accusato di complottare con Elisabeth e Prudence per estromettere Lachlan dopo la morte del padre e cambiare l’orientamento editoriale dell’azienda.