Dopo 25 anni di carcere, il braccio destro di Pablo Escobar è di nuovo a piede libero. Nei prossimi giorni, il Bureau of Prisons ha dichiarato che Fabio Ochoa Vásquez, 67 anni, capo dell’avamposto a Miami del cartello colombiano di Medellín negli anni Ottanta, tornerà in Colombia dopo aver scontato parte di una condanna di 30 anni per traffico di cocaina negli Stati Uniti.
Fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, Ochoa Vásquez, proveniente da una famiglia elitaria colombiana che allevava cavalli, ha cominciato a lavorare con Escobar fino a diventare il suo braccio destro e il signore della droga in Florida, tanto da essere inclusi, insieme al suo capo, nella lista di miliardari di Forbes nel 1987. All’epoca il cartello di Medellín riforniva circa l’80% del mercato globale di cocaina e la Colombia ne è tuttora il più grande produttore ed esportatore al mondo, responsabile del 90% di polvere bianca sequestrata negli Stati Uniti dal 2019.
Ochoa Vásquez venne condannato la prima volta negli Stati Uniti nel 1986 per essere parte attiva nell’omicidio di un informatore della Draug Enforcement Administration, Barry Seal. Nel 1990, venne arrestato in Colombia per narcotraffico e inserito nella lista dei “dodici più ricercati”, i colombiani che gestivano lo spaccio di cocaina in America. Solo nel 2001, però, è stato estradato negli Usa per un’accusa separata, depositata a Miami, di associazione a delinquere finalizzata al possesso e all’importazione di droga su larga scala. Erano coinvolte altre quaranta persone, ma Ochoa Vásquez è stato l’unico a scegliere di andare a processo. Il risultato: pena e condanna di 30 anni in carcere. La maggior parte degli altri ha collaborato con il Governo statunitense ottenendo pene più leggere.
Il mondo del cinema ha raccontato più volte la storia del cartello di Medellín, con la serie tv Narcos, uscita su Netflix nel 2015, e il film American Made nel 2017 con Tom Cruise.